La sentenza

Furti in abitazione a Cairo: coppia di ladri patteggia e la pena viene convertita nell’espulsione dall’Italia

A giudizio c'erano due albanesi arrestati dopo un furto avvenuto in via Madonna del Bosco

tribunale savona

Cairo Montenotte. Due anni di reclusione e 800 euro di multa. E’ la pena, convertita con l’espulsione immediata dal territorio italiano, patteggiata questa mattina da due cittadini albanesi, Aldo Pernokaj, 34 anni, ed Erind Pernokaj, di 29, che erano accusati di una serie di furti in abitazione, tentati e consumati, avvenuti nel territorio comunale di Cairo Montenotte tra l’ottobre ed il novembre scorsi.

Il patteggiamento è stato definito questa mattina in udienza preliminare, davanti al giudice del tribunale di Savona Alessia Ceccardi. Adesso i due albanesi, che erano detenuti a Genova Marassi, saranno quindi espulsi dal territorio italiano per scontare la loro pena.

Ad arrestarli, nel novembre scorso, erano stati i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cairo Montenotte, in collaborazione con personale delle stazioni di Sassello e Dego, che li avevano identificati come i responsabili di un furto avvenuto il mese prima (il 19 ottobre) in una abitazione di via Madonna del Bosco.

In quella occasione Aldo ed Erind Pernokaj, residenti nell’astigiano, si erano introdotti all’interno dell’abitazione asportando alcuni gioielli d’oro e tre smartphone. Non si erano però accorti delle telecamere installato all’interno dell’abitazione dal proprietario che non solo avevano ripreso il furto, soprattutto avevano immortalato i volti dei due ladri. Da lì erano partite le indagini che hanno poi permesso di identificare i due responsabili.

Durante un controllo i carabinieri avevano notato i due albanesi in atteggiamento sospetto, mentre si aggiravano nella zona dell’ospedale di Cairo, probabilmente a caccia di un nuovo obiettivo. I militari li avevano poi intrcettati in via Sanguinetti e corso Italia, ma la coppia aveva tentato una fuga passando in via XXV Aprile e Corso Brigate partigiane in direzione di Piana Crixia dove poi era stata fermata da tre pattuglie.

Gli accertamenti investigativi effettuati dopo l’arresto avevano permesso di attribuire alla coppia anche altri furti avvenuti nello stesso periodo sempre nei dintorni di Cairo.

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