Savona. “Perché signor Prefetto? Perché ha deciso che fosse giusto e ‘più sicuro’ modificare lo storico percorso della fiaccolata del 24 aprile evitando di passare nel tratto di via San Lorenzo in cui da pochi mesi è stata aperta la sede di CasaPound?”. Se lo domanda la segreteria del Pd di Savona, che così interviene in merito alla decisione del prefetto Antonio Cananà di modificare “per ragioni di ordine e sicurezza pubblica” il tradizionale percorso della fiaccolata del 24 aprile, evidando così il passaggio in via San Lorenzo, dove ha sede CasaPound.
I Dem ricordano che quella del 24 aprile a Savona è “una fiaccolata non contro qualcosa o qualcuno ma celebrativa del 74^ anniversario della Liberazione ed inserita nel programma ufficiale organizzato dal Comune di Savona assieme al Comitato Cittadino per la Resistenza Antifascista. Non le sembra che una decisione di questo genere sia poco comprensibile per l’intera città di Savona, città Medaglia d’Oro alla Resistenza e capoluogo della provincia che ha dato i natali al Presidente Sandro Pertini, e per un’intera comunità, pacifica ed antifascista? Non le sembra di aver creato un precedente pesante per la storia ed il futuro savonese? Cosa succederà al corteo del 1^ maggio? Anche quello sarà deviato per ragioni di ‘ordine pubblico’? Cosa succederebbe se CasaPound o altra similare organizzazione aprisse altri sedi, magari nelle pizza centrali della città? Vieterebbe lo svolgimento di altre manifestazioni democratiche ed antifasciste?”
Il Partito Democratico di Savona ribadisce “il proprio stupore e contrarietà rispetto ad una tale decisione” e auspica che sia per la manifestazione di domani che per quella del primo maggio ci possa essere ancora spazio per una valutazione del prefetto che tenga in considerazione le affermazioni delle associazioni organizzatrici e la volontà espressa da migliaia di savonesi. Il 25 aprile è il Natale laico della nostra Repubblica e della nostra democrazia e come tale andrebbe considerato e tutelato da parte di tutte le istituzioni. Come ogni anno, il Pd cittadino parteciperà ai cortei del 24 aprile ed invita tutti i e le savonesi ad esserci per celebrare degnamente e pacificamente i valori della lotta di Liberazione dal nazi fascismo”.
A rincarare la dose è anche Federico Fornaro, rappresentante di Articolo Uno e capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, che in una nota afferma: “La decisione assunta dal prefetto di Savona offende la memoria di Sandro Pertini e la Città di Savona, Medaglia d’Oro della Resistenza. Avevamo presentato una interrogazione ma il ministro Salvini non ha ritenuto fino ad ora di rispondere. Uno spostamento motivato da ragioni di ordine pubblico, perché il corteo passerebbe davanti alla sede di CasaPound: una decisione assolutamente inaccettabile e immotivata, in spregio alla memoria antifascista della città di Savona. Chiediamo al Prefetto di ritornare sui suoi passi per consentire una celebrazione della Festa della Liberazione in perfetta continuità con il passato e la storia antifascista della città”.