Liguria. Nel 2018 la regione ha registrato il maggior incremento nella raccolta di rifiuti elettrici ed elettronici a livello nazionale, superando le 10.300 tonnellate di RAEE avviati a corretto smaltimento. E’ questo ciò che emerge dai dati del Rapporto sulla gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, in merito allo scorso anno.
La media pro capite balza a 6,63 kg per abitante, superiore a quella dell’area Nord. Secondo i dati presentati dal Centro di Coordinamento RAEE, nell’undicesima edizione del “Rapporto Annuale sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia”, nel 2018 la Liguria è la regione dove la raccolta assoluta di RAEE cresce di più in tutta Italia con un incremento dell’11,49% per un totale di 10.319 tonnellate. Vola pertanto anche la raccolta media pro capite che tocca i 6,63 kg per abitante, in crescita dell’11,49% rispetto al 2017.
Non è altrettanto positiva la situazione della rete di centri di raccolta che si compone di 88 strutture, di cui 61 aperte alla distribuzione, oltre a 23 altri centri gestiti da distributori, installatori e sistemi collettivi. Questo si traduce in una media di soli sei centri ogni 100.000 abitanti, il dato più basso di tutto il Nord Italia e al di sotto della media nazionale che si attesta a sette strutture.
Nella classifica dei raggruppamenti in base ai quali vengono ripartite le diverse tipologie di RAEE, con un peso di quasi il 40% sul totale di RAEE raccolti, il primato spetta ai grandi bianchi (R2). Secondo posto per freddo e clima (R1) il cui peso sale a oltre il 29%. Medaglia di bronzo per Tv e monitor (R3) il cui peso cala non inaspettatamente al 16%, stessa incidenza per i piccoli elettrodomestici (R4), raggruppamento invece in crescita rispetto al 2017. In decrescita anche le sorgenti luminose (R5) con lo 0,3%.
In termini di raccolta per province, Genova raccoglie 5.650 tonnellate di RAEE, che significa oltre la metà di tutti i rifiuti elettrici ed elettronici avviati a corretto smaltimento a livello regionale. A grande distanza seguono Savona con 1.706 tonnellate, Imperia con 1.513 – la cui raccolta registra un incremento di quasi il 22% rispetto al 2017 – e La Spezia con 1.450 tonnellate.
In forza di questi dati, fatta eccezione per Savona con 6,14 kg/ab, la raccolta pro capite di tutte le province liguri risulta superiore a quella del Nord Italia (6,17 kg/ab) e a quella nazionale (5,14 kg/ab): Imperia è a 7,06 kg/ab, Genova è a 6,69 kg/ab, La Spezia a 6,59 kg/ab.
La provincia con il maggior numero medio di centri di raccolta ogni 100.000 abitanti è Savona con nove strutture, seguita da Imperia e La Spezia con sette centri e Genova solo con quattro. Le province liguri sono pertanto riuscite a rafforzare il sistema di raccolta differenziata dei RAEE, paradossalmente fa eccezione il capoluogo di regione, ancora al di sotto della media nazionale.