Lettera al direttore

Riflessione

Circoncisione, il pensiero del segretario della Lega Roberto Paolino

L'intervento dopo quanto accaduto a Genova

roberto paolino

Finale Ligure. Quanto accaduto a Genova, ovvero la morte dì un bimbo di pochi mesi causata da una circoncisione rituale effettuata in casa, ci addolora moltissimo. Purtroppo non si tratta del primo caso già due settimane fa analoga tragica situazione si è verificata in provincia di Reggio Emilia, e chissà quanti altri casi purtroppo si sono verificati in tutto il paese.

Dobbiamo schierarci senza se e senza ma dalle parte dei più deboli.

Pertanto occorrono condanne severissime per chi nonostante sappia i rischi altissimi utilizza questa pratica.

Se l’infibulazione per le femmine e’ stata vietata, la circoncisione rituale continua ad essere ammessa.

In una nota la regione ha spiegato che la circoncisione viene garantita solo a scopo terapeutico sia pediatrica che adulta ma non quella rituale, in quanto non rientra nelle prestazioni previste dai lea, livelli essenziali di assistenza per tale prestazioni, che non possono essere assimilabili a l’imprescindibile diritto alla salute risultano a tutti gli effetti paragonabili a un interventi estetici. scelta per altro condivisibile in quanto lo scopo principale del sistema sanitario deve essere quello di curare e dare assistenza a chi ha problemi di salute, per questo tipo di intervento si deve appunto agire come si agisce per interventi estetici, in altre parole a totale carico di chi lì vuole fare.

Ovviamente bisogna intervenire affinché’ queste cose non accadano facendo prevenzione e informazione soprattutto nei consultori i genitori devono essere informati che facendo interventi di quel tipo in casa senza nessuna attenzione per l’igiene e la sicurezza e con persone non preparate che mettono a forte rischio la vita dei loro bimbi.

Noi ci schieriamo dalla parte dei bimbi che non possono decidere liberamente e in coscienza e in piena e totale libertà facoltà ma che subiscono le scelte altrui trattandosi di una pratica chirurgica irreversibile che non pondera eventuali ripensamenti e sperando che queste cose non accadano più, siamo totalmente dalla parte dì chi chiede pene severissime per tutelare il diritto alla vita.

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