A giudizio

Arrestato ad Albenga perché aveva documenti falsi: torna libero dopo il processo

Nei guai è finito un cittadino ucraino: oltre ad avere documenti falsi usava anche un veicolo sottoposto a sequestro

Ceriale. E’ stato processato questa mattina in tribunale
Hennadii Arkhypenko, l’operaio ucraino di 50 anni, domiciliato nella città delle Torri, arrestato ieri mattina in via Mameli ad Albenga dalla polizia locale di Ceriale in collaborazione con i colleghi ingauni con l’accusa di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.

L’arresto dell’uomo è stato convalidato, ma il giudice lo ha rimesso in libertà senza nessuna misura cautlare. Vista la richiesta di termini a difesa del suo legale, l’avvocato Marco Ballabio, il processo riprenderà il prossimo 12 aprile quando l’imputato sarà giudicato con un rito alternativo.

Le manette per l’operaio sono scattate a seguito di un’attività investigativa che durava da mesi, anche attraverso pedinamenti e altri accertamenti. Ad Hennadii Arkhypenko viene contestato il possesso di documenti falsi, in particolare una carta di identità rilasciata dal comune di Albenga, una patente polacca e una carta di identità polacca. L’attenzione

L’uomo era monitorato da alcune settimane dalla polizia locale perché era stato notato alla guida di un veicolo sottoposto a confisca. Per questo ieri è stato fermato dai vigili e poi arrestato.

Al cittadino ucraino, tra l’altro, sono stati contestati dagli agenti cerialesi altri reati: l’utilizzo di un veicolo posto sotto sequestro l’induzione in errore a pubblici ufficiali, nella fattispecie alla motorizzazione civile, per l’intestazione di un veicolo e per una registrazione di una società presso la Camera di Commercio. Stando ai riscontri investigativi da parte della polizia locale, le condotte illecite da parte del cittadino ucraino andavano avanti da tempo.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.