Dal gip

Alassio, concessi i domiciliari al 49enne che in casa aveva cocaina in pietra, marijuana e hashish

L'uomo, Luca Bonifacio, era stato arrestato dopo che un militare dell'aliquota operativa aveva notato uno strano via vai intorno a lui

Arresto pusher Alassio

Alassio. Si è avvalso della facoltà di non rispondere Luca Bonifacio, il quarantanovenne alassino arrestato due giorni fa dai carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Alassio con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. L’uomo è comparso davanti al gip Fiorenza Giorgi che ha convalidato il suo arresto e poi gli ha concesso gli arresti domiciliari.

A casa di Bonifacio i militari hanno sequestrato 130 grammi di sostanza stupefacente, di cui circa 60 grammi di cocaina in pietra, oltre a marijuana, hashish, sostanza da taglio, ma anche un centinaio di bustine in cellophane di varie misure (solitamente usate per confezionare le dosi di droga destinate allo spaccio), un bilancino di precisione e 660 euro ritenuti provento dell’attività illecita.

Gli uomini dell’Arma hanno anche sequestrato una sorta di “registro” cartaceo manoscritto su cui erano annotati “movimenti” di somme in denaro che ora è al vaglio degli inquirenti. Inoltre nell’abitazione c’erano anche 90 dosi di marijuana ad uso terapeutico che non sono state sequestrate (né sono oggetto di contestazione) perché erano state regolarmente prescritte a Bonifacio che, di conseguenza, era legittimato a detenerle.

L’indagine è partita dopo che un militare dell’aliquota operativa aveva notato una serie di incontri “sospetti” nella zona della stazione dove il quarantanovenne veniva avvicinato da diverse persone (alcune note per essere consumatori di droga). Da qui l’ipotesi che potesse essere una “pedina operativa” nell’ambito dello spaccio di droga ad Alassio.

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