Il decreto

Vaccini, da oggi certificato obbligatorio per asili e scuole materne

Previste anche sanzioni pecuniarie da 100 a 500 euro, sempre in nome della legge Lorenzin

vaccino vaccini

Liguria. Sarà davvero tolleranza zero per i bambini non vaccinati alle scuole materne?. Da oggi chi non avrà presentato il certificato dell’avvenuta vaccinazione da parte della Asl non potrà entrare nei nidi e nelle scuole di infanzia nella fascia 0-6 anni. Per le altre scuole sì all’ingresso ma sono previste sanzioni pecuniarie da 100 a 500 euro, sempre in nome della legge Lorenzin. Inoltre scatterà un percorso definito dalle Asl per il recupero della vaccinazione.

Sono esonerati dall’obbligo i bambini e i ragazzi già immunizzati a seguito di malattia naturale, e i bambini che presentano specifiche condizioni cliniche che rappresentano una controindicazione permanente e/o temporanea alle vaccinazioni.

Il Decreto vaccini ha portato il numero di vaccinazioni obbligatorie nell’infanzia e nell’adolescenza nel nostro Paese da quattro a dieci. L’obiettivo è di contrastare il progressivo calo delle vaccinazioni, sia obbligatorie che raccomandate, in atto dal 2013 che ha determinato una copertura vaccinale media nel nostro Paese al di sotto del 95%. Questa è la soglia raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità per garantire la cosiddetta “immunità di gregge”, per proteggere, cioè, indirettamente anche coloro che, per motivi di salute, non possono essere vaccinati.

Il Decreto legge 7 giugno 2017, n. 73, Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, come modificato dalla Legge di conversione 31 luglio 2017, n. 119, prevede infatti le seguenti vaccinazioni obbligatorie per i minori di età compresa tra zero e sedici anni e per i minori stranieri non accompagnati: anti-poliomielitica anti-difterica anti-tetanica anti-epatite B anti-pertosse anti-Haemophilus influenzae tipo b anti-morbillo anti-rosolia anti-parotite anti-varicella.

L’anno scorso la legge “Milleproroghe” ha di fatto esteso per un ulteriore anno scolastico (2018/2019) le disposizioni transitorie previste dalla Legge Lorenzin, individuando il 10 marzo 2019 come termine ultimo per la presentazione della documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione, requisito indispensabile per l’accesso ai servizi educativi per l’infanzia.

Questo potrebbe comunque essere l’ultimo anno di applicazione della legge Lorenzin. In Parlamento è infatti in discussione il provvedimento relativo al cosiddetto “obbligo flessibile”, secondo il quale la vaccinazione è obbligatoria solo “in caso di emergenze sanitarie o di compromissione dell’immunità di gruppo”.

È stata stabilita la disponibilità del Sistema sanitario regionale a favorire percorsi di accoglienza immediata per le famiglie che vogliono informarsi o regolarizzare la propria situazione vaccinale: A.Li.Sa. e l’Ufficio Scolastico Regionale hanno voluto semplificare il rispetto dell’obbligo vaccinale per coloro che risultano inadempienti nei confronti delle vaccinazioni obbligatorie, previste dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV).

I genitori dei bambini inadempienti, da 0 a 6 anni, potranno ricevere tutte le informazioni utili per poter assolvere l’obbligo vaccinale o per completarne il ciclo, anche attraverso una corsia preferenziale: sarà ricordato ai genitori che è possibile completare le vaccinazioni mancanti nel territorio della propria Asl su appuntamento, e nei prossimi giorni, anche tramite accesso diretto.

Si intende così agevolare, nel più breve tempo possibile, la messa in regola delle coorti di nascita interessate dagli obblighi vaccinali, che potrebbero incorrere nell’esclusione dai servizi scolastici per l’infanzia.

“L’impegno tra A.Li.Sa. e l’Ufficio Scolastico Regionale – commenta la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale – è finalizzato ad agevolare le famiglie con figli che oggi risultano non in regola (inadempienti) con gli obblighi vaccinali: vogliamo andare incontro a chi intende completare il percorso ma non l’ha ancora fatto per motivi legati alla burocrazia piuttosto che ad una dimenticanza. In tutti questi casi indichiamo ai genitori come fare e a chi rivolgersi, in modo semplice ed efficace». Circa la scadenza odierna, l’assessore Viale aggiunge: «La data è assolutamente fittizia e arbitraria per quanto riguarda l’aspetto della salute, perché i bambini “inadempimenti” hanno regolarmente frequentato la scuola fino alla scorsa settimana. Credo ci fossero tutti i presupposti per prevedere un rinvio con un apposito decreto. Ovviamente la normativa va rispettata ma io ritengo che sia prioritario puntare sull’educazione piuttosto che sull’esclusione da scuola o sulle sanzioni. La Liguria – ricorda l’assessore Viale – risulta tra le regioni virtuose, con percentuali di copertura cresciute in modo significativo grazie all’adozione due anni fa della cosiddetta Via Ligure, ovvero l’invio da parte delle Asl alle famiglie con figli fino a 16 anni di lettere-certificato che attestavano la regolarità della posizione dei figli rispetto agli obblighi vaccinali oppure la loro inadempienza, con l’indicazione, in questo caso, di un appuntamento presso gli ambulatori Asl per completare l’iter. Questo approccio formativo-informativo ha consentito nel 2018, per i bimbi nati nel 2015, di superare la soglia di sicurezza (95%) sia per l’esavalente (96,7%) che per il morbillo (95,6%). Si tratta di un risultato importantissimo, se consideriamo che nel 2014 la copertura ad esempio per il morbillo era di appena l’81,5%, salito all’82,1% nel 2016, l’anno precedente la legge Lorenzin”.

DATI:
Dai dati rilevati di routine al 31 dicembre 2018, per il calcolo delle coperture vaccinali nei soli soggetti di 24, 36, 48 mesi e richieste annualmente dal ministero della Salute, è possibile stimare il numero indicativo di soggetti non ancora in regola con le vaccinazioni richieste in Liguria; pur non disponendo ad oggi di informazioni complete su tutte le 5 coorti di nascita, circa 1.600 soggetti potrebbero essere esclusi dalla frequenza dei servizi scolastici per l’infanzia in tutto il territorio regionale.

Il numero di bambini inadempienti (qualsiasi soggetto che non abbia effettuato tutte o in parte le vaccinazioni obbligatorie, secondo il calendario previsto dal vigente PNPV), potenzialmente esclusi, è stato calcolato considerando la sola vaccinazione nei confronti del morbillo (Morbillo-Parotite-Rosolia o MPR), in quanto si presume che i soggetti inadempienti per esavalente siano già ricompresi tra i non vaccinati per MPR. La vaccinazione esavalente, relativa a vaccinazioni storicamente obbligatorie per normative preesistenti, viene effettuata in epoca più precoce della vita (3°, 5°, 11-13° mese) e si ritiene improbabile che un soggetto vaccinato nei confronti del morbillo non abbia effettuato in precedenza la vaccinazione esavalente, mentre può frequentemente accadere il contrario.

Va inoltre tenuto presente che il dato numerico così rilevato potrebbe comprendere al suo interno anche una percentuale esigua di soggetti non vaccinati, in quanto non eleggibili alla vaccinazione (che ricadono tra le condizioni di esonero o immunizzati naturalmente).

I servizi vaccinali delle Asl, per consentire il completamento del ciclo vaccinale nei soggetti non ancora in regola, prevedono la possibilità per gli utenti di effettuare le vaccinazioni mancanti su appuntamento o, in alternativa, tramite accesso diretto senza bisogno di alcuna prenotazione.

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