Savona. Lo Speranza, attraverso la voce del direttore generale Fulvio Berruti, commenta le pesanti squalifiche subite.
“C’è sconcerto ed amarezza per le decisioni del giudice sportivo – afferma Berruti – un totale di 29 turni di squalifica a giocatori e dirigenti. Più che una partita di calcio, una guerra dalla quale nessuno ha ricevuto danno fisico”.
“Il guasto prodotto è triplice: la mancata vittoria (forse meritata), le squalifiche che pregiudicano l’andamento di questa importane fase della stagione e, cosa più grave, l’immagine di giocatori, dirigenti e società, che non meritano di essere percepiti all’esterno come un covo di malviventi. Certo il rigore più che generoso, decretato al 96°, che ha permesso alla Veloce di pareggiare, ha innervosito e ci aspettavamo qualche provvedimento, ma non di queste proporzioni”.
“Scarfò e Binello sono giocatori, ai quali l’intero movimento calcistico riconosce la grande correttezza in campo e fuori, in passato hanno militato a lungo in categorie superiori, senza essere mai stati squalificati, ragion per cui o sono impazziti tutti insieme, oppure il direttore di gara ha esagerato nel rapporto di fine gara”.
“Faremo ricorso per rispetto dei ragazzi che sono e restano persone serie – conclude Berruti – rimane l’amarezza di fronte a questa ingiustizia e si ha la sensazione di essere inermi”.