Albenga. “Sono a casa. È il mio giorno di riposo e stavo dormendo, quando all’improvviso sono stato svegliato dal messaggio della polizia olandese in cui annunciavano la sparatoria sul tram in centro: sono rimasto scioccato”.
Parola di Riccardo I., albenganese 26enne che, da poco più di un paio d’anni, vive e lavora presso una catena multinazionale in Olanda, ad una manciata di minuti da Utrecht, dove si è consumata una sparatoria con morti e feriti nella mattinata odierna (18 marzo 2019).
“È accaduta una cosa analoga anche un mese fa circa a Rotterdam, sempre per il sospetto di un attentato terroristico. In casi come questo, arriva sempre questo messaggio ed è un colpo al cuore, ma questa volta ancora di più. Il telefono non squilla con il classico suono dei messaggi, ma con una sorta di sirena. Ormai è un suono tristemente familiare e mi ha svegliato di soprassalto. L’idea che sia accaduto a pochi chilometri da qui fa venire i brividi”, ha proseguito il giovane ingauno.

“Nel messaggio si parla di un possibile, probabile attentato terroristico e si consiglia ai residenti di non uscire assolutamente di casa se non per procurarsi lo stretto indispensabile. Temono probabilmente possa trattarsi di un’azione organizzata, che vi siano magari più persone coinvolte e che possa succedere ancora in queste ore”.
“Ho sentito alcuni amici che abitano, lavorano o frequentano la scuola in centro Utrecht e mi hanno parlato di paura nelle strade e presidi della polizia. ‘C’è il caos qui!’, mi ha scritto poco fa un’amica, mentre un’altra si trova in biblioteca, che è stata chiusa, senza possibilità di andare via per ora. Nessuno ha il coraggio di uscire di casa, da scuola o dal posto di lavoro al momento: un inferno. Ma le informazioni sono poche e la paura è tanta”, ha proseguito.
E proprio ieri, Riccardo si trovava a Utrecht, nella zona dell’attentato, e vi ha passato l’intera giornata: “Anche ieri ero di riposo dal lavoro e mi sono recato ad Utrecht dove ho passato l’intera giornata. Sono passato anche nei pressi della zona dell’attentato e ho preso il treno per fare ritorno a casa intorno a mezzanotte e mezza. Davvero scioccante”, ha concluso il 26enne albenganese.