Albenga-Cairo Montenotte. “Il Policlinico si rivolge al Tar e presenta ricorso contro l’assegnazione all’Istituto Ortopedico Galeazzi”. Come anticipato da Ivg.it, è questa la novità (anche se si è in attesa che il ricorso venga depositato ufficialmente) in tema di privatizzazione degli ospedale di Albenga e Cairo Montenotte.
Il Policlinico di Monza, che si era aggiudicato a suo tempo la gestione del reparto di Ortopedia ad Albenga, infatti, si sarebbe rivolto alla Tribunale Regionale della Liguria per contrastare la decisione della Regione di assegnare la gestione privata dei nosocomi savonesi all’istituto appartenente al gruppo San Donato di Milano.
L’assegnazione della gestione privata degli ospedali di Albenga e Cairo Montenotte per una durata di sette anni (prorogabili per ulteriori cinque) era avvenuta lo scorso 6 dicembre in seguito all’apertura delle buste con le offerte economiche. Il Lotto 2, composto dai due ospedali savonesi (c’era un altro lotto riguardante quello di Bordighera), è stato aggiudicato all’Istituto Ortopedico Galeazzi (gruppo San Donato, Milano) che ha presentato un’offerta con il 5 per cento per cento di sconto sul prezzo a base d’asta (l’offerta tecnica, invece, è stata valutata con 60,15 punti dalla commissione).
Ha, dunque, superato l’offerta dell’unico concorrente presente, il Policlinico di Monza, che ha presentato un’offerta con il 5,55 per cento di sconto sul prezzo a base d’asta (l’offerta tecnica, invece, è stata valutata con 53,39 punti dalla commissione). Nella graduatoria finale (composta dai punteggi di offerta tecnica ed economica): Policlinico di Monza 83,39 punti; istituto Galeazzi 87,42 punti.
L’aggiudicazione era arrivata al termine di un lunghissimo iter, partito nel 2017 con la pubblicazione del bando di gara e diverse sedute pubbliche. L’avviso pubblico della Regione Liguria era stato pubblicato il 23 febbraio 2018, non senza polemiche da parte sindacati e sindaci che si sono battuti contro la privatizzazione dei rispettivi nosocomi territoriali, chiedendo garanzie su servizi sanitari e occupazione. Ma nonostante tutto, la Regione ha deciso di tirare dritto.
La prima riunione (ad agosto 2018) aveva visto l’apertura delle buste e l’ammissione delle tre domande di partecipazione, seguita poi dall’apertura delle “buste” contenenti le offerte tecniche dei tre soggetti che hanno deciso di partecipare. In seguito, secondo i tempi previsti dal Codice degli Appalti, la commissione (composta da cinque persone e presieduta da Giorgio Sacco, direttore area Centrale Regionale Acquisti di Alisa) ha proseguito i lavori in sede riservata per l’esame delle offerte stesse e la valutazione dell’idoneità della documentazione presentata.