Secca replica

Polemica sulla sicurezza ad Albenga, l’amministrazione: “Non prendiamo lezioni da chi non ha mai fatto nulla”

La Giunta Cangiano ha risposto duramente alle critiche di Ciangherotti e Porro: "Siamo conspevoli che esistano delle criticità, ma abbiamo sempre lavorato"

giorgio cangiano

Albenga. “Se non si trattasse di un tema così importante e così serio per i cittadini, alle solite e strumentali parole in tema di sicurezza, dei consiglieri di minoranza e candidati Sindaci trombati Ciangherotti e Porro probabilmente non dovremmo neppur più rispondere”. Inizia così la nota stampa dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giorgio Cangiano per replicare alle ultime dichiarazioni dei consiglieri di minoranza in tema di sicurezza.

“Inutile infatti rispondere a chi vuole solo strumentalizzare la questione, per ritagliarsi un po’ di attenzione mediatica, chissà magari necessaria per scrollarsi di dosso proprio la bocciatura per la carica di candidato sindaco. Guardiamo i fatti. Ciangherotti, lo stesso che meno di un mese fa applaudiva pubblicamente ai risultati positivi ottenuti e al gran lavoro della polizia municipale e delle forze dell’ordine, oggi, guarda caso in piena campagna elettorale, si sente in diritto di dichiarare la nostra città insicura, giocando come al solito la carta della paura, accusando questa volta però ovviamente l’Amministrazione. Non ci stupisce questa giravolta sulla sicurezza, come non stupisce che definisca la videosorveglianza non sufficiente. Non avendo voluto spendere da assessore e componente della precedente giunta di Forza Italia e Lega Nord, un solo euro del bilancio comunale per incrementarla, evidentemente non la ritiene importante e necessaria” proseguono dall’amministrazione comunale.

“Più in generale non ci stupiscono più le sue uscite. Ormai, dopo tutti questi anni, i cittadini di Albenga hanno imparato a conoscere le sue strumentalizzazioni su ogni argomento. Il signor Ciangherotti vuole fare qualcosa di buono per la città? Vada dai suoi alleati leghisti, non per chiedere poltrone, come riportano i quotidiani in questi giorni, ma per pretendere soluzioni da chi l’ordine pubblico ha il dovere di assicurare, ovvero il ministro Salvini. Chieda a Salvini di spiegare dove sono finiti i rimpatri di 600 mila clandestini e i rinforzi per le forze dell’ordine promessi in campagna elettorale e puntualmente spariti fra selfie e foto della nutella del ministro. Chieda che la presenza di Carabinieri e Poliziotti venga incrementata in maniera consistente ad Albenga e chieda quindi che alle tante chiacchiere elettorali seguano fatti concreti. Anche la consigliera Porro, che oggi parla di sicurezza, per nascondere l’imbarazzo delle accuse mosse alla città di Albenga, dal suo collega genovese, il vice ministro Rixi, miracolosamente apparso insieme all’Assessore Regionale alla sanità Viale, solo ora in campagna elettorale, spieghi perché da assessore al bilancio della giunta precedente, non abbia insistito per investire dei denari proprio per la sicurezza, se oggi ritiene questo tema imprescindibile. E spieghi anche già che c’è ai cittadini perché, in consiglio comunale, poco tempo fa, si è astenuta sulla ferma opposizione della nostra amministrazione ad aprire un CIE nella nostra città. Che abbia forse preferito anteporre la sicurezza degli Albenganesi agli ordini di partito? Che abbia preferito rimangiarsi tutti i suoi proclami piuttosto che urtare le sensibilità dei suoi superiori genovesi, opponendosi al loro operato? È con questo spirito che intende difendere gli interessi cittadini? Accettando qualsiasi cosa che la Lega regionale le imporrà, comprese le offese ad Albenga e ai suoi rappresentanti presenti e passati?” prosegue la nota del Comune.

“La sicurezza è e deve essere la priorità di ogni Amministrazione cittadina, di questo siamo profondamente convinti, ma la verità e che non esistono bacchette o formule magiche. Città limitrofe alla nostra, governate proprio da Lega e Forza Italia, sono in situazioni difficili anche più delle nostre, a dimostrazione del fatto che gli slogan elettorali non servono a molto, che giocando sulla paura, si possono forse temporaneamente aumentare i consensi elettorali, ma non risolvere i problemi reali dei cittadini. Da parte nostra in questi anni abbiamo dato ed ottenuto il massimo della collaborazione possibile alle forze dell’ordine, abbiamo sempre ascoltato e collaborato con tutti i comitati cittadini e a differenza dell’amministrazione precedente, abbiamo investito decine e decine di migliaia di euro sulla video sorveglianza, abbiamo regolarizzato diversi agenti , ampliando quindi l’organico della nostra Polizia Municipale e abbiamo fornito loro una sede più centrale e moderna. Ci siamo adoperati affinché zone abbandonate della città tornassero a vivere, abbiamo restituito decoro alla città grazie ad un nuovo servizio di raccolta dei rifiuti, abbiamo lavorato affinché tutta l’illuminazione pubblica venga sostituita e migliorata. Siamo sempre stati disponibili e sempre lo saremo a lavorare con tutte le forze dell’ordine affinché i nostri cittadini possano vivere tranquilli. Siamo consapevoli che esistano delle criticità e proprio per questa ragione, mai sottovaluteremo le richieste dei cittadini e continueremo sempre a lavorare affinché si possano risolvere i problemi, nel rispetto delle nostre competenze amministrative e di quelle delle forze dell’ordine. Ma c’è una cosa che proprio non possiamo e non vogliamo accettare, prendere lezioni da chi, al contrario di quanto fatto da noi, non ha mai fatto nulla di concreto per la citta’ se non polemiche e vane promesse elettorali” conclude l’amministrazione comunale ingauna.

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