Villanova d’Albenga. Tra promesse, rinvii e accordi disattesi, Rsu e dipendendenti di Piaggio Aerospace hanno deciso di dire “basta” e di alzare nuovamente la voce in modo ufficiale, con uno sciopero.
La decisione è stata comunicata a margine dell’assemblea dei lavoratori avvenuta questa mattina (29 marzo 2019). Lo sciopero si terrà il prossimo mercoledì 3 aprile, con presidio sotto l’Unione Industriali di Savona.
Questa la nota redatta dall’Rsu dei lavoratori al termine della seconda assemblea che si è svolta nel pomeriggio, nello stabilimento di Villanova d’Albenga, ed è terminata una manciata di minuti fa: “I continui rinvii nelle Commissioni parlamentari ed il costante susseguirsi di notizie a mezzo stampa, spesso in contrapposizione, hanno creato un clima di forte tensione e preoccupazione tra le maestranze. I lavoratori di Piaggio sono assolutamente coscienti che oggi il fattore tempo è una condizione imprescindibile. Il Governo non può più rimandare le decisioni che riguardano il futuro dell’azienda”.
“In tutte le sedi di confronto le parti sociali hanno evidenziato quelle che sono le priorità assolute per il rilancio dell’azienda ossia la commessa per il P.1HH, la commessa legata al P.180 per l’ammodernamento della Flotta Istituzionale e la possibilità di accedere a finanziamenti tramite la Legge 808, appena finanziata, per il rinnovamento tecnologico in modo da garantire il consolidamento dell’intero settore motoristico”.
“In concomitanza dell’incontro con il Commissario Nicastro presso la sede dell’Unione Industriali di Savona, nella giornata del 3 aprile prossimo, le segreterie provinciali Fim, Film, Uilm e la Rsu sono a proclamare una giornata di sciopero, così come votato nelle assemblee, con presidio presso la stessa sede dell’Unione Industriali per sollecitare le decisioni che aspettiamo da troppo tempo. Non abbiamo più tempo per aspettare, servono decisioni rapide, concrete e coerenti con quanto promesso in sede ministeriale da questo Governo”.
“I lavoratori di Piaggio Aerospace e di Piaggio Aviation, i colleghi della Laerh, già in cassa integrazione senza integrazione dallo scorso dicembre, i 31 lavoratori Piaggio ancora sospesi in cassa integrazione dal 2014, il territorio stesso, non possono più attendere”, hanno concluso.
Il segretario provinciale della Cgil di Savona, Andrea Pasa, aggiunge: “La mobilitazione arriva dopo oltre un mese di attesa rispetto alle decisioni del ministero dello sviluppo economico. Attendevamo decisioni che invece continuano a ‘rimanere sul tavolo’: una commessa pubblica per quanto riguarda il P180, aereo civile; una commessa e l’autorizzazione a finanziare la conclusione del drone, il P1HH, con l’acquisizione di 4 moduli dal ministero della difesa; messa in moto del percorso di investimento per il settore motori (costruzione, produzione e revisione). C’è un rimpallo incredibile tra istituzioni nazionali, in particolare tra i ministeri sviluppo economico e difesa: in questo contesto è necessario un intervento della presidenza del consiglio. Infine, siccome la situazione delle infrastrutture a Savona è fondamentale per qualsiasi tipo di rilancio, anche l’aeroporto di Villanova d’Albenga dovrebbe essere una struttura di cui la politica dovrebbe farsi carico: potrebbe essere un volano davvero importante per industria e turismo”.
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