Eccellenze nostrane

La Rai “suona” savonese: Federico “Deca” De Caroli firma la colonna sonora di “Prima dell’alba”

Il programma di Salvo Sottile è solo l'ultimo della lista: la collaborazione tra il compositore savonese e la Rai va avanti da 10 anni

Savona. Sarà ancora una volta il savonese Federico De Caroli, in arte “Deca”, ad accompagnare con le sue composizioni i programmi Rai della prossima stagione. L’artista savonese firmerà infatti la colonna sonora del programma d’inchiesta “Prima dell’alba”, condotto da Salvo Sottile su Rai3.

La collaborazione tra l’eclettico Deca e la Rai va avanti da ormai 10 anni, con svariati brani del musicista savonese che fanno parte dell’archivio della tv di stato e vengono costantemente utilizzati per i programmi delle varie reti. Ultimamente è possibile ascoltare le sue musiche soprattutto sul canale RaiStoria, ma anche in trasmissioni più “mainstream” come Voyager, Tg Dossier o “Chi l’ha Visto?”.

Una collaborazione storica che torna a rinnovarsi, dunque, grazie alla nuova stagione di “Prima dell’alba”: un programma molto seguito, che nelle precedenti stagioni ha avuto uno share altissimo e – ad oggi – risulta essere la trasmissione del palinsesto Rai3 più seguita in assoluto in seconda serata. La nuova stagione inizierà il 18 marzo e andrà sempre in onda dopo Report, altro inesauribile successo della rete. Inoltre, è prevista una stagione estiva in prima serata e anche in quel caso De Caroli sarà tra i compositori che si occupano della colonna sonora.

“Non posso che ritenermi molto soddisfatto dei riscontri avuti dai produttori – è il commento del ‘Deca’ – che mi reputano uno dei migliori autori in Italia di musica strumentale e ambient. Il primo grande passo in questa direzione fu nel 2010, quando l’etichetta RaiTrade siglò il mio disco ‘Automa Ashes’, opera di musica elettronica unica nel suo genere che viene utilizzata spesso in tv per le sue atmosfere cosmiche e oscure. Non ho mai smesso di registrare pezzi dalle sonorità evocative e sperimentali, sempre molto ricercate da registi e produttori. Ma anche le composizioni esclusivamente pianistiche vedo che stanno suscitando interesse. Oltre al consolidato contesto Rai, grazie al mio editore sto infatti avvicinando anche altri network come Netflix – ad esempio – in cui il ruolo della musica è molto importante nella produzione di serie e film”.

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