Savona. “A novembre arriverà la prima nave sulla piattaforma Maersk di Vado Ligure, ma gli investimenti sono tutti su Genova: perché il ponente è abbandonato?”. A domandarselo è il direttivo di “Noi per Savona”, che insieme a Rete a Sinistra presenterà un’interpellanza sul tema in occasione del prossimo consiglio comunale.
“Perché tutti i politici savonesi non sono in Regione e al ministero a battere i pugni sul tavolo per non mandare definitivamente in frantumi la già zoppicante viabilità del territorio? – si chiedono ancora dal gruppo – Gli amministratori locali si rendono conto di cosa potrà significare un’ulteriore teoria di camion quotidiani sull’A10 a due corsie, dove manca perfino quella d’emergenza, e col casello di Bossarino che per ora e per chissà quanto è solo un disegno sulla carta?”
“Non solo: tutti gli investimenti infrastrutturali previsti in Liguria, come rilevato dall’Ance, sono relativi all’area genovese, mentre lo smantellamento del secondo binario a Candia Lomellina riduce ulteriormente le possibilità di comunicazione tra Vado Ligure e la Pianura padana, rendendo di fatto inevitabile che le merci debbano passare per Genova”.
Noi per Savona e Rete a Sinistra chiedono al sindaco Caprioglio “cosa è stato fatto in seguito all’ordine del giorno sulla tratta ferroviaria Savona-Torino votato all’unanimità nell’ultimo consiglio comunale, se siano state contattate le Ferrovie e quali passi siano stati intrapresi con regione Liguria e ministero dei trasporti. La tragedia del ponte Morandi non può e non deve diventare un alibi per lasciar morire il territorio del savonese, già in sofferenza per una spaventosa crisi economica e infrastrutturale che dura ormai da decenni”.