Prospettive

Castelvecchio 2019, Milani pronto a provarci per il terzo mandato: “Fondamentale potenziare l’offerta turistica”

Tanti interventi pronti a partire

Castelvecchio di Rocca Barbena

Castelvecchio di Rocca Barbena. Non ha ancora sciolto le riserve circa la propria ricandidatura e l’eventuale corsa per il terzo mandato Marino Milani, sindaco uscente di Castelvecchio di Rocca Barbena. In vista della scadenza per la presentazione delle liste che parteciperanno alla competizione elettorale del 26 maggio, il primo cittadino sta dialogando con i suoi colleghi di maggioranza e con le altre parti eventualmente intenzionate a prendere parte al progetto per stabilire una “linea d’azione”.

Nel caso in cui decidesse di ripresentarsi, però, Milani ha già in mente quali siano gli interventi da mettere in atto nei prossimi cinque anni di lavoro: “Abbiamo presentato un bel progetto da 450 mila euro per la riqualificazione del centro storico, con il rifacimento della pavimentazione del capoluogo e della strada secondaria di accesso al borgo (dove verranno effettuati lavori per la regimentazione delle acque e la sistemazione delle strutture in muratura in corrispondenza di alcune piccole frane). Già nei prossimi giorni cominceranno i lavori per la sistemazione della pavimentazione di piazza Porta del Comune e di due alloggi da destinare ai servizi sociali. Poi ci sarà da sistemare il centro di frazione Vecersio e il primo tratto di via Maggiore”.

Insomma, ci sono tanti progetti da portare avanti. Ma la “svolta” più importante dovrà arrivare in ambito turistico: “Siamo uno dei ‘Borghi più belli d’Italia’ e abbiamo Bandiera Arancione, perciò è necessario puntare su questo. Attualmente in paese ci sono due ristoranti: è necessario promuovere l’apertura di qualche nuovo locale od esercizio commerciale: ristoranti, affittacamere o agriturismi. In questo senso, si sta muovendo qualcosa sia nella frazione”.

Perché “Castelvecchio è bello, ma bisogna farlo ‘partire’. Il paese si presta ad essere potenziato. A livello turistico lavoriamo bene, abbiamo tante presenze e tante seconde case. Ma occorre che questi flussi si fermino qui. Occorre far capire che chi viene in paese per il castello ed il centro storico sappia che qui si può mangiare bene e ci sono locali e servizi. Serve un’offerta a 360 gradi”.

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