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Arrestato ad Alassio per tentato furto aggravato, appicca un incendio e manda in ospedale 4 agenti nel carcere di Imperia

Si tratta di Oliver C., francese 40enne arrestato dalla polizia di Stato per violazione di domicilio, resistenza e porto d'arma

Carcere Imperia

Alassio. Viene arrestato ad Alassio dagli uomini del commissariato con le accuse di frutto aggravato, violazione di domicilio, resistenza e porto d’arma. E una volta in carcere, ad Imperia, appicca un incendio nella sua cella.

Le manette ai polsi dell’uomo, Oliver C., francese quarantenne, sono scattate domenica sera quando ha tentato di introdursi nell’abitazione di due coniugi ad Alassio, per compiere un furto e si è anche reso protagonista di una colluttazione con il padrone di casa.

Fermato dagli agenti del commissariato alassino, è stato trasferito nel carcere di Imperia dove, lunedì pomeriggio, ha appiccato l’incendio. Gli agenti di polizia penitenziaria, prontamente intervenuti, hanno spento le fiamme e messo in salvo i detenuti presenti. Quattro di loro sono rimasti feriti e intossicati, riportando prognosi di 7, 4, 3 e 2 giorni.

Il detenuto, infatti, per il quale è stato preparato un verbale di arresto, ha aggredito gli agenti intervenuti per salvarlo, sputandogli anche addosso. A renderlo noto sono stati i sindacati di Polizia Sappe e Uil Penitenziari.

“Ieri pomeriggio un detenuto ubicato al secondo piano, apparentemente senza alcuna ragione e per futili motivi, ha dapprima distrutto la propria cella per poi subito appiccare il fuoco. Immediatamente si è propagato del fumo tossico in tutta la sezione, mandando nel panico gli altri 33 detenuti del reparto – dichiara Fabio Pagani, segretario regionale Uil Penitenziari -. Provvidenziale e rapido l’intervento della Polizia Penitenziaria di Imperia, a cui bisogna sicuramente fare un grande elogio, perché incuranti del pericolo gli agenti sono intervenuti con idranti ed estintori per placare le fiamme e nel contempo hanno messo in sicurezza l’intera sezione provvedendo ad evacuarla e mettendo in salvo anche l’autore di tale gesto”.

“Purtroppo durante le fasi dell’intervento, quattro agenti sono rimasti feriti per intossicazione ed escoriazioni varie, trasportati al Pronto Soccorso hanno riportato prognosi rispettivamente di  7, 4, 3 e 2 giorni – aggiunge Pagani -. A tutti loro il plauso e tutta la nostra gratitudine per aver impedito, con il loro coraggio, conseguenze molto più gravi”.

“Le condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria presso la Casa Circondariale di Imperia sono ormai divenute insostenibili e molto difficili”, rende noto il sindacalista, che parla di turni di lavoro di otto ore anziché delle sei previste, ferie arretrate da smaltire, riposi settimanali in molti casi revocati e doppi turni.

“Ad aggravare tale situazione – aggiunge Pagani – è la presenza di 97 detenuti, quasi il doppio della capacità ricettiva. Un Istituto con Direttore e Comandante che debbono gestire anche la Casa di Reclusione di Sanremo – crediamo che ci sia poco da aggiungere, questi i numeri e la situazione del carcere di Imperia e se non è scappato il morto lo si deve ai Poliziotti Penitenziari. Auspichiamo quindi che l’Amministrazione Centrale intervenga con adeguati e urgenti provvedimenti, individuando le giuste soluzioni e assumendo le dovute iniziative per garantire sicurezza e incolumità agli uomini in servizio e all’intero istituto”.

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