Alassio. Una spaccatura ormai ufficiale e che era nell’aria da tempo dopo le polemiche e gli scontri interni tra i bagni marini alassini contrari alla realizzazione del Tecnoreef.
Ad Alassio, infatti, si è costituta la nuova associazione dei balneari: si chiamerà Associazione Balneari Alassini (A.B.A.) e aderirà al sindacato nazionale “Base Balneare” con “Donne Damare” presieduta da Bettina Bolla di Varazze, protagonista della lunga battaglia della categoria contro la Bolkestein e per ottenere l’allungamento delle concessioni demaniali.
Sono stati indicati tre coordinatori con l’incarico di svolgere tutti gli adempimenti necessari per formalizzare la nuova associazione di categoria alassina: Pier Franco Gandolfo, Giovanni Giraldi e Gian Emanuele Fracchia. Almeno un quarto degli stabiimenti balneari di Alassio sono pronti a confluire nel nuovo gruppo.
Per affrontare l’annoso problema dell’erosione costiera la proposta della nuova associazione è da un lato la realizzazione di un ripascimento strutturale, con prelievo della sabbia compatibile con quella alassina nella cava sottomarina già individuata dalla Regione Liguria, dall’altro la realizzazione di una barriera soffolta di materiale lapideo a difesa dell’intervento di ripascimento.
“E’ un’opera di grande impegno tecnico e finanziario per la quale sono necessari finanziamenti pubblici: a questo scopo sono stati fissati gli indispensabili incontri istituzionali per definire il progetto a tutela del litorale alassino” afferma la neonata associazione.
La proposta avanzata per le spiagge alassine martoriate dalle ultime mareggiate proprio a ridosso della stagione estiva, e caldeggiata dagli stessi ambientalisti, avrebbe comunque dei costi inferiori rispetto a quelli previsti per il Tecnoreef e con nessun impatto ambientale per la baia alassina.