Attenzione!

Truffe on line, un carcarese mette in vendita la bici e perde quasi 5 mila euro

Anche dalla Val Bormida escalation di denunce tra gli utenti di Subito.it

truffa informatica

Carcare. Sono ormai decine anche nel savonese gli utenti di Subito.it che hanno subito una truffa, e anche la Val Bormida non è da meno in questa escalation di colpi messi a segno da veri professionisti del raggiro.

Numerose le denunce presentate alla polizia postale di Savona dall’entroterra, tra cui persone di Carcare, Cairo, Cengio, e anche un sindaco valbormidese è caduto in questa trappola. Tra i malcapitati, un imprenditore quarantenne che ci ha rimesso ben 4850 euro. Si tratta di un carcarese che anche se vuole restare anonimo ha deciso di raccontare la sua storia per mettere in guardia future potenziali vittime.

“Non era la prima volta che consultavo un sito commerciale, così per vendere la mia bicicletta ho messo l’annuncio su un paio di bacheche virtuali, tra cui Subito.it – spiega l’uomo – Sono stato contattato il giorno dopo da una persona che mi è parsa molto competente, nonché interessata come se stesse per acquistare un vero affare. Dalla conversazione telefonica sembrava proprio un esperto alla ricerca di un mezzo usato ma in buono stato, così da risparmiare rispetto al nuovo”.

I maghi della truffa agiscono con modi convincenti e adducendo la scusa della fretta per motivi di lavoro o perché devono partire nei giorni successivi. Ecco quindi che anche il carcarese ha accettato di recarsi subito in posta per andare ad incassare la cifra comprensiva di spese di spedizione per il Veneto.

“Con una carta prepagata dove sarebbe dovuto arrivarmi l’accredito ho digitato il Cro che lui mi ha dato, ossia il codice di riferimento operazione utile ad individuare la transazione avvenuta. Dalla mail con il link che il truffatore mi ha inviato pareva tutto formalmente esatto, ma il prelievo di denaro non risultava. Così ho effettuato l’operazione più volte, fino a rendermi conto che la carta era priva di credito, ma ormai era troppo tardi”.

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