Lettera al direttore

Riflessione

Savona, dallo scaffale alla cantina…

Dopo lo stop sulle aperture in centro di bazar, distributori automatici, sexy shop e compro oro

matteo marenco

Savona. La sindaco Caprioglio in campagna elettorale ripeteva di voler mettere Savona su uno scaffale ma siamo finiti in cantina, non ci sono più dubbi.

È di oggi la notizia che l’assessore Zunato vorrebbe limitare le aperture di alcune attività come bazar, distributori automatici, sexy shop e compro oro.
Siamo di fronte al classico caso di toppa peggiore del buco.

Dovremmo complimentarci per questa decisione? O forse l’amministrazione si dovrebbe chiedere il perché ci sia un boom di aperture limitato solamente ad alcune attività?

Ad una amministrazione locale spetta il compito di creare le condizioni migliori per fare in modo che ai cittadini venga il desiderio di investire nella propria città facendo impresa, se ciò non avviene è evidente che qualcosa non stia funzionando.

Oggi però si sfiora la farsa: l’Assessore al Commercio annuncia trionfalmente un provvedimento che dovrebbe contrastare il poco decoro del centro cittadino come se alcune attività ne fossero la causa.

Mi permetto sommessamente di far notare che, al limite, la deprimente fotografia del commercio savonese è conseguenza del poco decoro, ovvero l’esatto opposto.
Perché un Cittadino dovrebbe investire a proprio rischio tempo e denaro in un contesto lasciato nell’incuria e nel degrado?

Mi pare che richieste di aiuto da commercianti che con coraggio continuano a tentare di tenere viva la Città ne siano già arrivate molte, cosa aspetta l’Amministrazione ad invertire la rotta?

Domande che, purtroppo, credo rimarranno senza risposta.

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