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Regione, Pastorino (RaS): “Manovra della Lega per escludere dagli incentivi turistici le strutture che hanno ospitato Sprar”

“Contestazioni anche dalle associazioni di categoria”

Profughi Plodio

Regione. “Stamane in terza commissione si è tenuta una accesa discussione sulle modifiche alla legge regionale numero 15 del 2008 riguardante gli incentivi alle piccole e medie imprese per la qualificazione dell’offerta turistica. Il centrodestra presenta una proposta di legge, successivamente emendata, per escludere dai vantaggi le strutture ricettive che negli ultimi 3 anni non abbiano svolto un’attività a prevalenza turistica, in termini di fatturato. Ossia: si vogliono tagliare fuori quelle imprese che hanno firmato convenzioni col sistema Sprar per l’accoglienza migranti”. Lo dichiara il capogruppo di Rete a Sinistra-LiberaMente Liguria Gianni Pastorino.

“Una scelta pesante, e oltretutto inutile, visto che attualmente gli incentivi distribuiti in questo ambito sono pari a zero. Soprattutto alla Lega interessava marcare il territorio ancora una volta, inserendo un criterio di differenziazione rispetto a quelle strutture che, legittimamente, in passato hanno aderito al sistema di accoglienza. Pare che su questi soggetti debba pesare il ‘marchio della colpa’. Una norma già criticata dalle associazioni di categoria e che rischia di essere superata (da tempo, infatti, giaceva in commissione) rispetto alle novità introdotte dalla normativa Salvini”.

“Come sappiamo, il provvedimento del ministro degli interni ha totalmente depotenziato il sistema Sprar. A nulla sono servite le ore di discussione per convincere i commissari di maggioranza sul fatto che questa norma appaia assolutamente discriminatoria. Come già avvenuto per altri testi poi dichiarati incostituzionali, come quelli sulla legittima difesa o sull’urbanistica religiosa. Ancora più grave che la commissione abbia rifiutato la nostra proposta di avviare un ulteriore approfondimento tecnico-normativo, in raffronto alla legislazione nazionale. Come se il centrodestra dicesse: ‘Non ci interessa se la norma è addirittura superata dal decreto Salvini. A noi interessa soltanto la propaganda, attraverso un provvedimento non porterà assolutamente nulla alle strutture ricettive’”.

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