Intervento

Pietra Ligure, al via i lavori per le nuove palme in passeggiata

In arrivo la piantumazione di 20 nuovi alberi sul lungomare pietrese falcidiato dal punteruolo rosso

Pietra Ligure. La cittadina pietrese è stata una delle località della riviera maggiormente colpite dal punteruolo rosso, che ha provocato una moria costante di palme, costrette ad essere tagliate e abbattute, in primis sul lungomare Giovanni Bado ma anche in altre zone della città del ponente savonese.

Il fenomeno ha riguardato molti altri comuni costieri della provincia, tanto che la conosciuta e ammirata “Riviera delle Palme” potrebbe diventare nei prossimi anni un lontano ricordo.

A Pietra Ligure sono ben 184 le palme del genere “Phoenix Canariensis” che il Comune di Pietra Ligure è stato costretto ad abbattere negli ultimi tempi, con un costa che si è aggirato sui 210 mila euro. Ora lo scenario sulla passeggiata pietrese, ritenuto “mortificante” per l’assenza dei tradizionali alberi e per la presenza delle numerose ceppaie rimaste dopo il taglio, ha costretto all’amministrazione comunale di Pietra Ligure a correre ai ripari, non solo sul fronte delle attività preventive e fito-sanitarie riguardante la salvaguardia delle palme rimaste, ma anche per ricreare un ideale habitat arboreo per la località pietrese.

Così, dopo aver messo a bilancio 70 mila euro, da lunedì 4 febbraio partiranno i lavori per la nuova piantumazione: sulla passeggiata e sul lungomare G. Bado saranno intanto posizionate 20 nuove palme. Nel mese di dicembre sono iniziati i lavori di rimozione di tutte le ceppaie delle palme tagliate e preparato il terreno per la ripiantumazione, che avverrà con una diversificazione dei generi di piante in modo da prevenire il famigerato batterio del punteruolo rosso (quelle sul lungomare saranno palme dattilifere).

“Lo stanziamento previsto servirà a compiere un importante passo verso la riqualificazione arborea del nostro lungomare, che, con azioni ponderate, tornerà ad essere un simbolo per la nostra città” afferma il sindaco Dario Valeriani.

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