Rosso pistacchio

Perché forte come la morte è l’amore

"Rosso Pistacchio" è la rubrica al femminile di IVG: ogni martedì si parla di donne con Marzia Pistacchio

Rosso Pistacchio 12 febbraio 2019

“Rosso Pistacchio” è la rubrica di Marzia, che ama definirsi “una truccatrice struccata”. Uno spazio al femminile dal taglio volutamente “leggero” in cui parlare a 360 gradi di tutto ciò che ruota intorno alle donne. In salsa savonese, naturalmente.

Oggi è il giorno della messa in piega.
Ha capelli ancora meravigliosi, la mia Miranda. Anche se l’ultima volta le ho sbagliato la tinta e la sua testa ora sembra una corona di quello zucchero filato rosa che le compravo sempre quando arrivava la fiera in città.
A lei mica piaceva. Miranda lo prendeva solo perché quel gesto di portare un fiocco di zucchero alle sue labbra di calla vermiglia, faceva sudare freddo i giovanotti che incrociavano il suo incedere da virago di burro.
E lei non abbassava mai lo sguardo. Piegava da un lato il collo, mostrava i denti bianchi e affilati da lupa in una risata fintamente spontanea, e si allontanava lasciando una scia di feromoni e cuori infranti.
E io morivo. Le tenevo il braccio dispensando occhiatacce di possesso e furia, ma in cuor mio sapevo che non meritavo di essere lì, accanto a quella donna straordinaria e bellissima.

Oggi le farò anche il trucco.
Le piace quando le massaggio con la crema il viso. Socchiude gli occhi, si abbandona sul cuscino e guarda lontano. A volte sorride. Ma mai a me.
A chi sorridi, Miranda?
A quel Paride che ti veniva a prendere con la Vespa e che ti riportava a casa da me, ammutolita e disperata?
O a quell’impresario che riempiva il tuo piccolo camerino di rose e calze di seta francese e ti promise mari e monti e ci rubò fino all’ultimo centesimo e l’ultimo briciolo di dignità?
A chi pensi, Miranda?
A quell’uomo che ti ha strappato gli occhi per le lacrime, che ti ha resa pelle e ossa e matta di amore? A lui che facevo finta non esistesse?
Mentre i miei polpastrelli ti percorrono le rughe, ti accarezzano le ossa, ti riempono i solchi di tutta questa vita passata insieme, a chi pensi, Miranda?
Forse all’abito del nostro matrimonio, alle crinoline, alle giarrettiere, ai pizzi, alle scarpette di vernice, all’invidia delle vicine, agli sguardi delle zitelle, alle chiacchiere delle pettegole sul tuo rossetto rosso, sulla tua reputazione nera, sulla tua virtù macchiata.
Forse ai nostri figli, che hai sfornato senza un lamento, e con la classe che ci tenevi ti fosse sempre riconosciuta. A loro, che tenevi lontani con la tua bellezza altera, e bramavi invece di avere addosso come una seconda pelle. A loro, che sono lontani, e ci mandano foto che non vedi, e lettere che non leggi.

Oggi le farò anche il trucco.
“Sciocco, perché mi guardi?” mi dicevi “Smettila, che mi imbarazzo!”
Erano bugie, Miranda mia. Io rimanevo seduto sul bordo del letto in mutande abbracciato al pomolo di ottone, incantato dai gesti di mia moglie, stupefatto dallo svolazzare delle tue dita impegnate nel trucco, sgomento per tutta quella bellezza, disperato per la inadeguatezza che sentivo sulle mie braccia flaccide, il mio petto peloso e il mio volto anonimo.
E tu mentivi.
Perchè imbarazzo non ne hai provato mai.
Nè sul palco, mentre mangiavi la platea lanciando il tuo ego lontano verso le ultime file, né tra le lenzuola, mentre come una sirena incantavi con sapienza e finta innocenza.

Oggi è il giorno della messa in piega. E del trucco.
In questo letto nel quale sparisci, Miranda, ogni colpo di spazzola è un ricordo, ogni pennellata di blu una lacrima, ogni tocco di crema sulle tue mani un brivido.
A chi sorridi, Miranda?
A chi pensi, Miranda?
In questo letto, di questo ospizio nel verde, in questo letto bianco e senza passione in cui siamo solo pazienti in attesa di morire, in questo limbo di cateteri e lassativi, in cui per te non sono più nessuno, e chissà se lo sono mai stato, Miranda, mentre guardi lontano, Miranda mentre godi tra le mie carezze e le mie parole, Miranda, ti prego, ogni tanto, se pupi, se riesci, se vuoi, pensa un po’ a me.

“Rosso Pistacchio” è la rubrica al femminile di IVG, ogni martedì a cura di Marzia Pistacchio: clicca qui per leggere tutti gli articoli

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