I goals e gli assist realizzati nel sontuoso week end a cavallo del 27 gennaio hanno riportato alla mente i gioiellini che si sono potuti ammirare nelle recenti edizioni del prestigioso torneo giovanile internazionale.
La doppietta di Federico Chiesa nel 4-3 esterno della Fiorentina sul Chievo Verona. La terza rete in serie A di Andrea Pinamonti, 19enne trentino di Cles, nel 4-0 del Frosinone a Bologna. Il ritorno al gol di Manuel Locatelli, che ha avviato il tris del Sassuolo sul Cagliari. E poi ancora i due assist di Fabio Depaoli, 21enne di Riva del Garda, contro la Fiorentina, e quelli di Nicolò Zaniolo per Dzeko ed El Shaarawy nel pari fra Atalanta e Roma.
Insomma è stato un fine settimana veramente memorabile per i talenti emergenti del calcio italiano, che hanno confermato la loro crescita nel 21° turno della Serie A, dando nuovi, incoraggianti segnali per il futuro. Talenti che avevano già presentato il loro biglietto da visita nelle ultime annate della rassegna che quest’anno dal 7 al 12 marzo celebrerà la sua edizione numero 48.
La quantità e la qualità degli azzurrini di oggi e azzurrabili di domani è ancora più evidente se ordinata in una Top 11 – Under 21 nella quale, probabilmente, la difficoltà più grande sarebbe ottimizzare il potenziale offensivo. Difficoltà, comunque, resa più lieve dalla duttilità di giocatori come il milanista Patrick Cutrone e il viola Federico Chiesa, in campo al Viola nel 2014. Con loro, nel tridente di un 4-3-3, il trentino Andrea Pinamonti, al TBV con l’Inter quattro anni fa, o lo juventino Moise Kean.
Partendo da dietro, invece, avremmo Emil Audero della Sampdoria fra i pali – con il “cugino” genoano Ionut Radu come valida alternativa – Fabio Depaoli (Chievo Verona, ma conteso da altre squadre di A), Filippo Romagna (Cagliari), Alessandro Bastoni e Federico Dimarco (Parma) in difesa, Manuel Locatelli (Sassuolo) e Nicolò Zaniolo (Roma) interni di centrocampo con il romanista Alessio Riccardi o l’atalantino Filippo Melegoni – in prestito al Pescara ma seguito dalla Juventus – in cabina regia. Non solo giovani, però. La massima serie ha infatti ultimamente esaltato anche i progressi in zona gol di Andrea Petagna (a segno a Parma), la puntualità da finalizzatore di Marco Benassi (a Verona, con il neo dell’espulsione) e la fame di gol dei “vecchi leoni” Fabio Quagliarella e Sergio Pellissier, anch’essi passati dai campi di Arco e dintorni.
Senza scomodare evergreen d’area di rigore e lontani campioni del mondo e d’Europa, e ragionando in ottica presente e futura del calcio italiano, abbiamo ipotizzato anche una “Top 11″ generale del Trofeo Beppe Viola relativa al decennio 2009-2019, prediligendo – in caso di dubbio – il giocatore più giovane. Dura scegliere, anche in questo caso, a cominciare dal portiere: per ragioni di età, prediligiamo oltre ad Audero e Radu, c’è anche l’alternativa Marco Sportiello. Maglia rossonera per la difesa, visto che da destra a sinistra abbiamo scelto Davide Calabria, Alessio Romagnoli, Mattia Caldara e Andrea Conti, che vince l’incerto ballottaggio con Cristiano Biraghi. Valida alternativa a Caldara, attualmente infortunato, è Gianluca Mancini, suo degno erede all’Atalanta . A centrocampo, da destra a sinistra, Marco Benassi (Fiorentina), Lorenzo Pellegrini (Roma) – incalzato da Bryan Cristante – e Daniele Baselli (Torino). Tridente con Federico Chiesa (Fiorentina), Patrick Cutrone (Milan) e Lorenzo Insigne (Napoli).