Albenga. I Fieui di Caruggi, in tempi non sospetti, avevano definito la scelta del vincitore dell’edizione 2019 del loro premio per eccellenza, la Fionda di Legno, come “meditata e coraggiosa”.E, come di consueto, sono stati di parola. È don Luigi Ciotti il vincitore della “Fionda di Legno” 2019.
L’annuncio è avvenuto questa mattina (22 febbraio 2019), nell’ambito di una conferenza stampa che si è svolta nella sala degli Stucchi del Comune di Albenga, alla presenza del vice sindaco Riccardo Tomatis, dell’assessore al turismo Alberto Passino e di diversi rappresentanti dell’amministrazione comunale. Un incontro come sempre contraddistinto dalla goliardia dei “Monelli ingauni”, ma questa volta anche dalla serietà e dalla riflessione che un nome importante come quello di don Ciotti porta con sé.
Il presbitero e attivista italiano è stato ispiratore e fondatore dapprima del Gruppo Abele come aiuto ai tossicodipendenti e altre varie dipendenze, quindi dell’associazione Libera contro i soprusi delle mafie in tutta Italia.
“Abbiamo pensato che, dopo tanta goliardia, sia importante lasciare spazio anche alla meditazione e alla riflessione, – ha spiegato il portavoce dei Fieui di Caruggi Gino Rapa. – Potremmo definire l’edizione 2019 una ‘Fionda blindata’ perché don Ciotti è l’uomo più minacciato d’Italia. É sotto protezione. Una protezione che potremmo definire un ‘gradino superiore’ a quella dei magistrati più esposti del Paese e un ‘gradino sotto’ al presidente della Repubblica”.
Una scelta che i Fieui di caruggi motivano così: “Fionda di legno a don Luigi Ciotti per un’intera vita dedicata alla ricerca di una giustizia sociale troppo spesso latitante nella nostra epoca. Per le lotte avviate e sostenute in difesa di chi è sempre costretto a stare ai margini della società. Per avere insegnato che la politica deve partire dai bisogni reali e dall’ esistenza concreta delle persone ed essere al servizio del bene comune e della pace. Per essere uno straordinario lottatore di speranza e di vita. Fionda di legno a don Ciotti per avere fatto capire che è facile commuoversi, ma molto più difficile muoversi e che prendere atto della propria fragilità è segno di forza. Fionda di legno a don Ciotti per essere un piccolo uomo innamorato della legalità e della giustizia, un trafficante di sogni come don Gallo e come lui armato del Vangelo e della Costituzione. Capace di opporsi anche alla grande criminalità organizzata, alla mafia, alla corruzione di alto livello, mettendoci sempre la faccia e rischiando ogni volta in prima persona. Per essere la guida carismatica di tanti giovani che hanno trovato in lui la forza per non arrendersi e lo stimolo per sperare in un futuro più umano”.
Il nome di don Luigi Ciotti, dunque, andrà ad inserirsi nel lunghissimo e prestigioso albo dei vincitori del premio: Antonio Ricci, Balbontin-Ceccon-Casalino, Fabrizio De André, Paolo Villaggio, Milena Gabanelli, Roberto Vecchioni, Don Gallo, Carlo Petrini, Don Mazzi, Fiorella Mannoia, Javier Zanetti, i Nomadi, Brunello Cucinelli, Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno e, ultimo in ordine temporale, Enrico Brignano.
La cerimonia di consegna dell’ambito riconoscimento avverrà la sera di venerdì 22 marzo al Teatro Ambra, sold out ormai da tempo. Antonio Ricci consegnerà l’artistica fionda, realizzata ancora una volta dall’intagliatore Andrea Zanini, durante una cerimonia-spettacolo condotta da Mario Mesiano. L’intero incasso sarà devoluto in beneficenza, come sempre a favore di un ente o associazione scelto dal vincitore.
Sabato 2 marzo alle ci sarà una suggestiva anteprima “Aspettando la fionda…”, con il concerto di Aldo Ascolese nella chiesa sconsacrata di San Lorenzo in piazza Rossi ad Albenga. Il pomeriggio sarà dedicato a Fabrizio De André nel ventennale della sua scomparsa.
Restano ancora pochi posti a disposizione, prenotabili con una offerta totalmente devoluta in beneficenza presso il caffè “Ai Giardinetti” di piazza del Popolo ad Albenga.