A regione e ministero

Ex Acna, il Pd chiede chiarimenti: “Se davvero la bonifica è un fallimento non potrà più essere area industriale”

I democratici fanno riferimento a una relazione secondo cui l'operazione è piena "di incognite e costi che Eni dovrà sostenere e presidiare in eterno"

Ex Acna Cengio

Cengio. “In merito alla relazione redatta da Pier Giorgio Giacchino sulla bonifica e rilancio del sito industriale ex Acna di Cengio, chiediamo chiarimenti urgenti in merito alla Regione Liguria – nello specifico, all’assessore Giampedrone – ed al Ministero dell’Ambiente”. Lo fa sapere la segreteria provinciale del Pd.

Nella relazione infatti, affermano dal Pd, si legge che la bonifica delle aree in questione sarebbe “un colossale fallimento pieno di incognite e costi che Syndial/ENI dovrà sostenere e presidiare in eterno. Più che una bonifica, sembra essere una malriuscita e incompleta messa in sicurezza, a distanza di vent’anni dalla chiusura dello stabilimento industriale”.

“Il sito ex Acna è inserito nell’Area di crisi complessa – ricordano i dem – e la relazione di Pier Giorgio Giacchino sostiene che la zona in questione é inserita nell’area A2, destinata al rilancio industriale. Se fossero confermate le conclusioni di tale relazione, il sito ex Acna non potrebbe più essere utilizzato come area industriale”.

“É, quindi, oltremodo necessario ed urgente avere chiarimenti dagli Enti preposti – conclude il Pd savonese – La chiarezza la si deve a tutti i cittadini di Cengio ed a tutto il mondo imprenditoriale ed economico valbormidese e ligure”.

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