Alassio. L’ultima mareggiata non è che uno dei tanti segnali d’allarme che da mesi la città di Alassio registra. Dal 29 ottobre scorso, infatti, la situazione non sembra migliorata, anzi, ogni assalto delle onde, per quanto neanche paragonabile a quello della fine di ottobre, non fa che alimentare un dato di fatto: la spiaggia di Alassio è scomparsa.
Le riflessioni sono state condivise con tutte le associazioni e le realtà economiche della città e questa mattina è stato approvato un atto che impegna il sindaco coadiuvato dalla consigliera incaricata al Demanio, Francesca Schivo, a rappresentare alla Regione Liguria la grave situazione al fine di sollecitare un fattivo intervento della stessa, anche economico, come peraltro già previsto per altre realtà della costa ligure.
Il fronte è comune: la preoccupazione giunge non solo dei gestori degli stabilimenti balneari che solitamente sfruttano l’arrivo dei turisti nel periodo pasquale per fare “assaggiare” un po’ di spiaggia e raccogliere le prenotazioni della stagione estiva, ma anche dalle categorie che sull’attrazione “spiaggia” pianificano e costruiscono la propria attività: albergatori, commercianti, locali.
Mancano 135mila metri cubi di sabbia e l’operazione ripascimento per salvare la stagione costa oltre un milione di euro.