Tentato omicidio

Accusata di aver cercato di investire l’ex con l’auto: 30enne cerialese patteggia

La ragazza aveva dato la sua versione dei fatti inquadrando l'episodio in un caso di stalking di cui era vittima da mesi: lui l'avrebbe perseguitata per convincerla a tornare insieme

tribunale savona

Ceriale. Tre anni e due mesi di reclusione per tentato omicidio. E’ la pena patteggiato davanti al giudice Alessia Ceccardi dalla trentenne di Ceriale, A.B., che nel luglio del 2018 era finita in manette con l’accusa di aver cercato di investire con l’auto l’ex fidanzato, un trentenne di origini lombarde.

Un gesto che era stato compiuto praticamente sotto gli occhi dei carabinieri della stazione di Borghetto, intervenuti dopo essere stati allertati proprio dall’uomo che aveva chiesto aiuto perché la ragazza lo seguiva in auto. Fortunatamente l’impatto con la vettura era stato evitato dal trentenne lombardo che era riuscito a saltare oltre il guard rail della via Aurelia.

Dopo l’arresto, la donna (che è assistita dall’avvocato Marco Ballabio) aveva dato la sua versione dei fatti contestualizzando il suo gesto nell’ambito di un caso di stalking e maltrattamenti di cui sarebbe stata vittima da mesi. Ed in effetti la ragazza aveva presentato alcune querele contro l’ex (procedimenti a carico dell’uomo che sono tuttora pendenti).

“La mia assistita era esasperata da continue violenze subite da tempo. Quanto successo è il frutto di quella esasperazione, ma non aveva nessuna intenzione di ucciderlo. Voleva solo che lui la smettesse di seguirla e starle addosso” aveva precisato l’avvocato Ballabio dopo l’interrogatorio di convalida davanti al gip.

Secondo la versione di A.B. (che nel frattempo è tornata in libertà senza nessuna misura cautelare), era stata lei ad interrompere una prima volta la relazione con l’uomo a gennaio 2018 quando, dopo un episodio violento, lei era scappata dalla casa di Lecco dove i due convivevano per tornare a Ceriale. In quell’occasione era anche andata a farsi medicare in ospedale per una botta al volto (era stata dimessa con un’evidente tumefazione all’occhio). A quel punto, però, l’ex compagno non si sarebbe rassegnato ad interrompere la convivenza e avrebbe iniziato a tempestare la ventinovenne di messaggi e telefonate per convincerla a tornare insieme. Alla fine lei lo aveva perdonato e i due erano tornati a vivere insieme, stavolta a Ceriale.

Sempre secondo il racconto della donna, dopo qualche mese di serenità, a maggio 2018 lui avrebbe ricominciato a fare scenate di gelosia tanto che lei aveva deciso di troncare nuovamente la storia. Una decisione che, ancora una volta, avrebbe scatenato la rabbia dell’uomo. Nonostante lui avesse iniziato una nuova frequentazione avrebbe continuato a scrivere alla ex che, qualche giorno prima dell’episodio dell’investimento, dopo aver ricevuto l’ennesima telefonata di minaccia aveva deciso di andare dai carabinieri per querelare l’uomo. Dopo aver raccontato tutto ai militari della stazione di Borghetto, tra l’altro, A.B. si era ritrovata anche l’auto danneggiata.

La situazione sarebbe però degenerata qualche ora dopo, quando la donna stava festeggiando il compleanno del fratello in un locale di Ceriale ed è stata raggiunta dall’ex che l’avrebbe aggredita. A quel punto, in difesa della ventinovenne, sarebbero intervenuti il fratello ed alcuni invitati alla festa. Dopo essere stato colpito da un pugno, l’ex fidanzato di A.B. sarebbe scappato, ma gli amici della donna l’avrebbero inseguito a piedi. In quel momento lei, sempre secondo la sua versione, era salita in macchina per seguirli ed aveva poi caricato in auto il fratello e gli amici per rimettersi sulle tracce dell’ex. L’uomo nel frattempo aveva chiamato i carabinieri che erano arrivati proprio quando A.B. aveva tentato di investire il suo ex convivente.

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