Savona. “Siamo in attesa dei risultati dei definitivi accertamenti dell’autorità giudiziaria e abbiamo avviato una perizia per capire gli eventuali costi di risanamento della struttura gravemente danneggiata oppure di abbattimento”.
È questa la situazione intorno al futuro della sede dell’Autorità Portuale di Savona, distrutta nel corso di un incendio lo scorso 23 ottobre 2018. A fare il punto è stato il presidente della Port Authority Paolo Emilio Signorini, a margine del vertice sulla piattaforma Maersk con il vice ministro Rixi andato in scena questa mattina a Vado Ligure.
“Nonostante la tragicità dell’evento, per fortuna avevamo già questa sede adiacente dell’autorità extraportuale. data in concessione, dove abbiamo messo temporaneamente uffici, rimediando così al problema nell’immediatezza anche dal punto di vista logistico”, ha spiegato il presidente della Port Authority.
Ma ora sono diversi gli scenari e le ipotesi formulate sul futuro della nuova sede, come ha spiegato lo stesso Signorini: “Stiamo aspettando i definitivi accertamenti da parte dell’autorità giudiziaria e abbiamo avviato una perizia per capire i costi del risanamento dell’immobile gravemente danneggiato dal rogo o i costi dell’eventuale abbattimento. Tra le opzioni: la permanenza nella sede dove siamo tutt’ora oppure il trasferimento in un altro stabile di Savona (alcuni sono in fase di valutazione)”.
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