Savona. La provincia savonese si distingue dalle altre province ligure per una contrazione nelle richieste di mutui e prestiti, facendo registrare un -5,2%, mentre si registra una crescita a Imperia (+5,9%), Genova (+2,8%) e La Spezia (+0,2%). Questo secondo l’analisi del Barometro CRIF, il Sistema di Informazioni Creditizie che raccoglie i dati relativi ad oltre 85 milioni di posizioni.
A livello nazionale si riscontra una sostanziale crescita delle richieste di credito da parte delle famiglie italiane nell’anno 2018 appena concluso. Relativamente al comparto dei mutui, è stato positivo il recupero delle interrogazioni relative ai finanziamenti per l’acquisto seppur non completamente compensato dal ridimensionamento di surroghe e sostituzioni, che nel complesso ha determinato una lieve flessione delle richieste, pari a -0,6% rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda i prestiti, invece, il numero delle richieste presentate nel corso del 2018 è cresciuto del +5,0% rispetto al 2017. La buona performance del comparto è determinata principalmente dai prestiti personali ma anche quelli finalizzati si sono posizionati in territorio positivo.
Il 2018 si è caratterizzato anche per la crescita degli importi medi richiesti: per il comparto dei mutui e surroghe si è attestato a 127.502 Euro, relativamente ai prestiti finalizzati il valore medio è risultato pari a 6.512 Euro contro i 12.940 Euro dei prestiti personali.
Il dato ligure complessivo, invece, emerge come nel 2018 il numero di richieste di nuovi mutui e surroghe abbia fatto registrare un aumento del +1,4% rispetto all’anno 2017, in controtendenza rispetto alla flessione del -0,6% rilevata a livello nazionale.
Relativamente agli importi medi richiesti, invece, si registra un aumento complessivo rispetto alla precedente rilevazione, con la provincia di Savona che guida la classifica regionale con 135.479 euro mediamente richiesti, seguita da Imperia (128.796 euro) e La Spezia (116.520 euro). Il valore medio più contenuto, al contrario, è quello richiesto nella provincia di Genova, con 116.062 euro.
Per quanto riguarda il numero di richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto e moto, arredo, elettronica ed elettrodomestici, ma anche viaggi, spese mediche, palestre ecc.), la Liguria si è distinta per un aumento pari a +2,9% rispetto allo stesso periodo del 2017. Scendendo maggiormente nel dettaglio, Imperia conquista la vetta della classifica regionale con una crescita del +7,9%, seguita da Savona (+7,3%) e La Spezia (+2,6%). Genova, invece, fa segnare l’aumento più contenuto in Regione, con +0,6%.
In termini di importo, per i prestiti finalizzati richiesti in regione la media è stata pari a 6.517 euro, perfettamente in linea con il dato nazionale, in crescita rispetto al 2017 in tutte le province. Savona fa segnare l’importo medio più consistente, con 7.427 Euro richiesti, seguita da Imperia, con 7.295 euro, e Genova, con 6.192 euro. L’importo medio più contenuto, invece, è stato registrato a La Spezia, con 6.139 euro.
Anche per le richieste di prestiti personali la Liguria ha visto un aumento apprezzabile nel corso del 2018, con un +9,9% rispetto all’anno precedente, leggermente al di sopra della performance rilevata a livello nazionale (+9,1%). In Regione spiccano Imperia, con la crescita più robusta (+16,4%) e Savona (+11,2%). Anche la provincia di Genova si caratterizza per una variazione più che positiva, con un +8,8% rispetto alla precedente rilevazione. In coda alla classifica regionale si colloca La Spezia, con un incremento più moderato, pari a +6,8%.
Infine, per quanto riguarda l’importo medio dei prestiti personali richiesti, la Liguria registra un valore pari a 12.234 euro, lievemente al di sotto della media nazionale. Genova si colloca al primo posto in regione con 12.579 euro richiesti, seguita da Imperia, con 12.160 euro. La provincia di Savona, invece, fa segnare l’importo medio più contenuto, con 11.620 euro.
“Nell’anno appena concluso l’andamento delle richieste di credito da parte delle famiglie ha evidenziato segni di vitalità, beneficiando di condizioni di offerta e di tassi applicati ancora favorevoli, grazie anche a una rischiosità che si è mantenuta su livelli contenuti” commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF. “Per il 2019 le prospettive del mercato dovrebbero mantenersi positive anche se, sul fronte delle erogazioni, bisognerà valutare con attenzione l’evoluzione dei costi di provvista e dei vincoli di bilancio degli istituti di credito”.
“Nel complesso, il comparto dei nuovi mutui immobiliari con finalità d’acquisto ha mostrato segnali di recupero mentre le richieste di surroga hanno fatto registrare un rallentamento, soprattutto nella prima parte dell’anno. Più vivace l’andamento dei prestiti, in particolare grazie alla dinamica di quelli personali che si sono caratterizzati per un ritmo di crescita decisamente positivo” aggiunge Capecchi.
“In questo contesto, per cogliere tutte le opportunità di un mercato che dovrebbe proseguire il suo percorso di consolidamento anche nel 2019, ancorché in trasformazione, le aziende di credito dovranno costruire un’offerta sempre più mirata, personalizzabile e digitale, che esalti l’esperienza di ricerca e di acquisto del prodotto desiderato in chiave customer experience; una nuova proposizione in grado di intercettare e fidelizzare una clientela in continua evoluzione e incline a prendere le proprie decisioni di spesa sul web, anche sulla base di giudizi espressi da altri consumatori. In quest’ottica appare fondamentale gestire in modo diverso le opportunità di contatto offerte dai canali digitali, implementando strumenti ad hoc che consentano processi agili e veloci, in grado di assicurare l’easy-board della clientela senza tralasciare le adeguate verifiche antifrode e antiriciclaggio nonché la valutazione ‘one-click’ della sostenibilità dell’operazione, in accordo da un lato con le esigenze dei clienti, e con gli obblighi normativi dall’altro” conclude Capecchi.