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Savona, il Comune respinge le dimissioni dei vertici Ata: fiducia nel Cda

La conferma dal sindaco Ilaria Caprioglio e dall'assessore Silvano Montaldo: "Momento delicato"

Sede ATA spa Savona

Savona. Come già anticipato ieri nessuno scossone ai vertici di Ata a Savona dopo l’inchiesta della Guardia di Finanza: il Comune, ed in primis il sindaco Ilaria Caprioglio e l’assessore Montaldo, ha confermato oggi piena fiducia ai vertici di Ata e al Cda dell’azienda, finita nel mirino dei finanzieri su presunte irregolarità nell’assegnazione delle consulenze utili alla stesura del piano concordatario.

I vertici avevano rimesso il proprio incarico, ma le dimissioni sono state respinte. Per l’amministrazione comunale “il momento resta troppo delicato”, per questo è stato deciso di mantenere al loro posto il presidente Alessandro Garassini e l’amministratore delegato Matteo Debenedetti, che non hanno voluto commentare in merito all’incontro di questa mattina in Comune.

“E’ forte la dover affrontare un cambio dei vertici di Ata in un momento estremamente delicato. I problemi da affrontare sono molti e coinvolgono direttamente il Comune di Savona anche per il contratto di servizio di igiene urbana – hanno ribadito Caprioglio e Montaldo -. Per Ata non sono stati anni facili, con molteplici complicazioni e con momenti di tensione e di discussione sia per motivi societari sia per il contratto di servizi”.

“Tuttavia negli amministratori abbiamo sempre trovato la massima serietà, disponibilità e per quanto possibile, lo sforzo al fine di riuscire a trovare soluzioni per una società che, lentamente, si stava spegnendo e dove solo una procedura di concordato, articolata e complessa come quella in atto, può dare una speranza di continuità”.

“È, quindi, innegabile che un cambio al vertice, in questo momento, a due mesi di distanza (4 aprile 2019) dall’adunanza dei creditori, che sarà un altro fondamentale tassello per la sopravvivenza di Ata, potrebbe generare ulteriori difficoltà. Come già dichiarato ieri, nutriamo la massima fiducia nella magistratura e nel delicato lavoro che stanno svolgendo con l’augurio che quanto prima emerga l’estraneità ai fatti contestati a Garassini e Debenedetti”.

Dunque avanti con l’attuale Cda, in attesa che la magistratura faccia il suo corso e si possa chiarire la posizione degli indagati, Garassini, Debenedetti e due consulenti esterni, ovvero i commercialisti Valerio Predaroli e Giancarlo Zanini. Intanto, per Palazzo Sisto è prioritario con il piano concordatario e di risanamento avviato.

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