Lettera al direttore

Analisi politica

“Pd, disastro Provincia”: la riflessione di Giuliano Arnaldi

"A pochi giorni dal termine per la presentazione delle liste in Provincia Amministratori e iscritti al Pd non hanno idea della posizione assunta dal proprio Partito"

giuliano arnaldi

A pochi giorni dal termine per la presentazione delle liste in Provincia Amministratori e iscritti al Pd non hanno idea della posizione assunta dal proprio Partito. Non sono stati convocati Sindaci, Consiglieri Comunali, Direzione, Assemblea o Circoli territoriali.

L’unica cosa certa quindi è l’assenza assoluta anche di un tentativo di discussione politica su un tema importante e delicato per i cittadini e per il Partito. Se ne deduce che ogni strampalato tentativo dell’ultima ora (i termini scadono fra tre giorni) sarebbe patetico, addirittura offensivo della dignità di chi impegna il proprio tempo nella cosa pubblica e sarebbe l’ennesima prova della occupazione autoreferenziale del potere all’interno del nostro Partito in un altrettanto maldestro esempio di lista “ad personam”.

Ci sono purtroppo precedenti: il modo in cui è stato scelto il Presidente è stato altrettanto maldestro e autoreferenziale. Discussione zero. Ce l’hanno venduta come alta strategia, come possibilità di restare al governo della Provincia pur non avendo più il consenso dei cittadini. Mi risulta che il Presidente invece stia favorendo la nascita di una lista di destra (ricompattata in vista delle prossime regionali)… e non di una lista “unitaria”. In pratica chi lo ha votato, per la proprietà transitiva, ha favorito la destra. Congratulazioni agli strateghi…

Come dico da tempo, questo è il nostro 8 settembre…non potremo quindi che rispondere alle nostre coscienze, iniziando a chiedere con forza un intervento autorevole degli Organismi nazionali che ponga fine a questo disastro politico ed organizzativo, che individui figure autorevoli che garantiscano la qualità di un Congresso già difficile. Restando sul piano locale ben altri sono i problemi che abbiamo, a cominciare dalla opacità che caratterizza il mondo del sottogoverno che controlla ambienti delicati come trasporti e rifiuti….. E’ sgradevole per chi ha rispetto della politica usare questo modo di comunicare, ma quando chi ha la responsabilità della gestione di un partito avvilisce gli spazi di discussione in modo così imbarazzante non resta altre soluzione. L’alternativa sarebbe il silenzio, che è assenso vigliacco.

Giuliano Arnaldi, Consigliere Comunale di Onzo, iscritto al PD

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