Lettera al direttore

Commento

Lo scontro tra vecchio e nuovo, non solo nel PD

Di Giuliano Arnaldi

partito democratico

Le recenti elezioni Provinciali fotografano una realtà: lo scontro tra vecchio e nuovo, tra conservazione e cambiamento è in pieno svolgimento. E non solo nel PD.

Non c’è dubbio che Cristina Battaglia, ad esempio, abbia cercato di rappresentare il cambiamento: ricordate quando in campagna elettorale dichiarò che non avrebbe riconfermato alcuni Assessori uscenti ( e conseguentemente i mondi che rappresentavano) ? Ora la paga, anzi continua a pagarla. La vicenda della sua destituzione dal ruolo di Capogruppo PD in Comune a Savona è stata umanamente e politicamente maldestra e impietosa.

Chi oggi chiede le dimissioni di Arboscello rappresenta in modo plastico il mondo del sottogoverno PD, direttamente o indirettamente. Opere Sociali, Trasporti…e una certa Savona abituata a riunirsi in sedi più private che pubbliche per fare le proprie scelte. Anche le scelte sugli organismi dirigenti del PD vennero fatte in sedi private e ratificate in sedi pubbliche, in questo caso con la responsabilità di tutti coloro che le legittimarono . Solo il Circolo PD di Villanova, all’epoca, votò a larghissima maggioranza Felice Cascione e non Giacomo Vigliercio. E oggi la paga, ma questa è un’altra storia…

Il mondo che resiste al cambiamento è quello che ha governato per decenni, in modo trasversale e assoluto. Praticamente dai tempi di Teardo. Banche, Autorità Portuale, Unione Industriali, Enti di Secondo Grado che si occupano di trasporti, rifiuti, servizi sociosanitari come le Opere Sociali. Hanno governato bene? La città, la Provincia, sono sane e prosperose? Ma non dimenticate che anche la sinistra dura e pura sedeva nei consigli di amministrazione, da ATA in avanti, e non ricordo prese di posizione severe o dimissioni di protesta. Restando alle recenti elezioni, l’unica novità è stata il tentativo di Provincia Futura, nata come rete libera di liste civiche.

Se analizzate le preferenze però vedrete che quelle dei consiglieri savonesi- facendo la differenza in termini di numeri- non sono andate verso le novità, verso i giovani, o verso gli esponenti dei propri partiti in lista, ma curiosamente orientate tutte sulla candidata più caratterizzata partiticamente per storia personale e ruolo istituzionali svolti. Sembra esista un mondo che al di la del gioco delle parti si ritrova unito nella resistenza al cambiamento, nella paura di ciò che non può controllare. Ma il cambiamento è inevitabile, perché quel sistema è comunque al capolinea, sia per l’incapacità di chi lo ha controllato, sia per le dimensioni della crisi economica e morale che stiamo vivendo. Si tratta di capire chi vorrà provare a navigare in mare aperto e chi invece resterà aggrappato ad una zattera destinata ad affondare.

Giuliano Arnaldi
Consigliere Comunale di Onzo, iscritto al PD

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