Calcio

Il ritorno dei re granata al Beppe Viola

Lo speciale Settore Giovanile del ct Vaniglia

Marco Sesia

Con l’inizio dell’anno nuovo anche le macchine organizzative dei principali tornei giovanili nazionali stanno perfezionando la loro programmazione. E’ giunta così anche la fresca notizia che I vincitori della passata edizione hanno confermato la partecipazione al torneo in programma ad Arco di Trento dal 7 al 12 marzo.

Campione in carica e legato all’evento da un rapporto storico (la prima volta risale al 1976), il Torino prenderà parte al 48° Torneo Città di Arco – Trofeo Beppe Viola, intitolato al giornalista sportivo, compositore e artista milanese scomparso nell’ottobre del 1982.

Il Viola è il torneo per eccellenza della categoria Allievi – ha spiegato l’allenatore della squadra U17 granata, Marco Sesia – perché è strutturato bene, ci sono squadre di prestigio : il fatto di averlo vinto ha dato a tutti i ragazzi e a noi staff grande soddisfazione e grande risonanza. E’ un onore partecipare, torniamo volentieri nella speranza di fare bella figura”.

Il feeling fra il Torino e il “Beppe Viola” – allora soltanto Torneo Città di Arco – nasce a metà degli anni Settanta, nella memorabile stagione dello scudetto firmato Gigi Radice. Secondo classificato nel 1990 (dietro alla Fiorentina), nel 1996 (dopo la Juventus) e nel 2011 (battuto dall’Inter), il Torino ha vinto il “Città di Arco” nel 1993 davanti a Juventus e Milan e lo scorso anno battendo in finale il Bologna grazie a un rigore di Moreo.

“Esperienza indimenticabile. Oltre agli emozionanti successi all’ultimo minuto in semifinale e in finale, è stato molto gratificante vincere il girone eliminatorio con il Milan, una delle squadre favorite per la vittoria finale”, ricorda Sesia. Alcuni dei protagonisti del 2018 e della cavalcata fino alle semifinali del Campionato italiano U17 A-B, come Enrici, Moreo, Bonavoglia, Trombini e D’Ambrosio, sono approdati direttamente alla Primavera di Coppitelli.

Fra gli atleti più brillanti in questa fase della stagione c’è invece Daniele Favale, trascorsi nell’U14 della Juventus e nell’U15 della Pro Vercelli, prima dell’approdo in granata, in prestito, nell’U16 lo scorso gennaio. Volti noti per gli appassionati del Trofeo saranno senz’altro quelli dei difensori Christian Celesia e Diego Paolo Morra Bean e del centrocampista Massimo Tesio, parte della spedizione granata ad Arco nel 2017, dove atleti, dirigenti e staff tecnico “capitanato” da mister Sesia hanno dato il loro contributo al laboratorio di idee, progetti e opinioni “Calcerò” sul tema dei vivai.

“La non qualificazione dell’Italia ai Mondiali ha fatto emergere la necessità di ripartire dai settori giovanili professionistici e nazionali. Siamo ancora all’inizio – ha detto Sesia – ma la volontà della federazione e delle società è quella di investire sulla valorizzazione del prodotto dal basso. Ritengo che anche la nascita delle seconde squadre di club professionistici possa aiutare a far emergere qualche talento in prospettiva Nazionale A”.

A proposito di talenti, poi sbocciati, nella “Hall of fame” del Trofeo Beppe Viola spiccano, in maglia granata, Fabio Quagliarella (miglior cannoniere assoluto della serie A ancora in attività, bomber attuale della Sampdoria) nel 2000, il vicecampione del mondo Dino Baggio (nel 1988) e l’evergreen clivense del gol Sergio Pellissier (’95), Federico Balzaretti, Emanuele Calaiò e Benny Carbone (’98).

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