Non dimenticare

Giornata della Memoria, tutte le iniziative e celebrazioni nel savonese

Tanti appuntamenti in programma nei comuni della provincia con la partecipazione di alunni e studenti

Provincia. Domenica 27 gennaio, sarà la Giornata della Memoria, una ricorrenza internazionale che commemora le vittime dell’Olocausto creata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2005 e fissata il 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

Anche quest’anno saranno molte le iniziative organizzate nei vari comuni del savonese, dove saranno molte le celebrazioni “per non dimenticare” e che vedranno la partecipazione degli studenti di diverse scuole della nostra provincia.

Ecco il programma:

Savona. Domenica 27 gennaio, alle ore 18:00, cerimonia in piazza Mameli a Savona con la deposizione di una corona d’allora in memoria delle vittime della deportazione nazi-fascista, alla presenza delle autorità civili e militari. Martedi 29 gennaio, invece, si terrà un incontro organizzato dall’Anpi provinciale presso la Sala Sibilla del Priamar con inizio alle ore 10 e 30: Politiche della memoria e didattica della Shoah in Italia; 10 parole per ricordare la Shoah; Odio, violenza e offesa alla vita. La Babele linguistica del lager; Ilse Weber e Inge Auerbacher: due storie, due destini, questi i titoli delle relazioni, con la partecipazione di studenti e insegnanti.

Savona/Albenga. Nell’ambito delle numerose iniziative promosse da Coop Liguria in occasione del Giorno della Memoria, le sezioni Soci Coop Liguria di Albenga e Savona partecipano al ricordo delle vittime della Shoah con diversi appuntamenti.

Giovedì 24 gennaio alle 16.30 nella Sala Punto d’incontro dell’Ipercoop “Il Gabbiano” di Savona (in via Baracca 1 al quarto piano) si terrà l’incontro “La strada verso Auschwitz: dalla persecuzione di diritti alla persecuzione delle vite”, conferenza di Angelo Maneschi, membro del comitato direttivo Isrec (Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea), docente di storia e filosofia e responsabile del progetto “Novecento” per il liceo scientifico “Orazio Grassi” di Savona.

Domenica 27 gennaio alle 16.30, nella Sala Punto d’incontro dell’Ipercoop “Le Serre” di Albenga si terrà la conferenza “27 gennaio 1945: liberazione del lager di Auschwitz”, incontro per ricordare la data in cui l’Armata Rossa liberò il primo campo di sterminio. Interverranno il sindaco Giorgio Cangiano, il presidente del Comitato Antifascista Mariangelo Vio e Claude Acasto del coordinamento delle Anpi del ponente savonese. Nella stessa giornata, al mattino, una delegazione di Soci Coop prenderà parte alla commemorazione dei deportati albenganesi presso la foce del Centa, che si svolgerà alle 10.30 in Lungomare Colombo, promossa da coordinamento delle Anpi del ponente savonese, Aned (Associazione Nazionale Ex Deportati) e Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche d’Italia) con il patrocinio del Comune di Albenga. Tutte le iniziative sono a carattere gratuito.

Sabato 26 gennaio alle 17.30 nelle salette di via Buffa a Cairo Montenotte verrà proiettata la video intervista a Battista Caviglia, sopravvissuto a Buchenwald. Interverrà il figlio Ennio. Seguirà quindi l’intervento programmato su “Il linguaggio delle religioni”. L’ingresso è libero. Per informazioni contattare 333 4189360.

Albenga. La Fondazione Gian Maria Oddi, in collaborazione con il Comune di Albenga e l’Istituto Storico della Resistenza dell’Età Contemporanea, organizza per sabato 26 gennaio alle 9.30 all’Auditorium San Carlo, un incontro sul tema: “Nel ricordo della Shoah ragioniamo sul razzismo, subdola tentazione di ieri e di oggi”. Relaziona la professoressa Maria Teresa Ferrando, presidente dell’Isrec di Savona, coordina il professor Riccardo Badino, direttore della Fondazione Gian Maria Oddi. La conferenza sarà corredata da proiezione di parti tratte dal film “Una volta nella vita” (Francia 2014).

Sempre ad Albenga il Dlf, in collaborazione con il Centro Pannunzio e con il patrocinio del Comune di Albenga, presenta lo spettacolo teatrale “L’istruttoria” di Peter Weiss. La rappresentazione si terrà domenica 27 gennaio alle 17, presso il Teatro Ambra di Albenga. “L’istruttoria” è certamente uno dei più alti esempi di documento che la drammaturgia contemporanea abbia prodotto. Scritta a seguito del processo che si svolse a Francoforte, tra il ’63 e il ’65, contro un gruppo di SS e di funzionari del lager di Auschwitz, è un dramma documentario che, snodandosi poeticamente come un oratorio laico in undici canti, scandito dalle testimonianze delle vittime e dalla difesa degli aguzzini, si chiude senza verdetto: un finale senza catarsi che diventa un monito per il futuro. Peter Weiss infatti, in questa sua opera non si è limitato a denunciare l’orrore e il dolore di quell’inferno, ma ha voluto dar voce alle grida, ai silenzi e alle ragioni di quell’orrendo crimine con la speranza di esorcizzarne l’oblio.

Il dramma sarà messo in scena dalla Compagnia Teatrale del Dlf di Albenga con la regia di Roberto Bani che ne ha curato anche la riduzione. Daranno vita ai vari personaggi: Gianni Ballabio, Roberto Bani, Daniela Bruzzone, Andrea Conserva, Amelia Conte, Patrizio di Fazio, Pino Ronco, Simonetta Pozzi, Carlo Scola. Saranno determinanti per meglio comprendere e storicizzare quei tristi eventi ed offrire importanti spunti di riflessione gli interventi del sindaco Giorgio Cangiano e del noto storico professor Pier Franco Quaglieni.

“Sarà un’importante occasione per riflettere sull’orrore che è stato – afferma Quaglieni – e ricordare la data, da poco trascorsa, del 5 settembre 1938 in cui 80 anni fa venivano proclamate in modo scellerato le leggi razziali in Italia. Ma la Giornata della Memoria non deve servire soltanto a ricordare quello che è successo; deve anche coinvolgere ed interessare le nuove generazioni ad operare affinché non si ripropongano mai più tragedie come quelle. “Un pensiero particolare – conclude Maria Vittoria Barroero, presidente del DLF – va ovviamente alla comunità ed al popolo ebraico”.

Albissola Marina. Anche quest’anno il Comune di Albissola, in collaborazione con numerose associazioni attive sul territorio e con la scuola, organizza la celebrazione della Giornata della Memoria.

È proprio la scuola il campo in cui più forte è stato l’impegno e dove ci attendiamo momenti intensi. A cominciare da lunedì 21 gennaio quando le classi 3E della scuola secondaria di primo grado assisteranno, presso il MuDA Centro Esposizioni, al recital “Non so dove sia – Cercando Irène Nemirowsky” a cura dell’associazione culturale “Allegro con moto”, di e con Ferdinando Molteni e la narrazione di Elena Buttiero e Piera Raineri al pianoforte a quattro mani.

Luglio 1942. Irène Némirowsky, popolare scrittrice francese di origine russa, scompare dalla sua casa. Viene arrestata e deportata ad Auschwitz. Il marito Michel Epstein comincia una disperata ricerca della sua sposa. Non saprà mai dove è finita Irène. Morirà anche lui nello stesso campo di concentramento, pochi mesi dopo. Il recital racconta la storia di una scomparsa e di come la persecuzione degli ebrei fu anche una vicenda di vite svanite nel nulla. Completano lo spettacolo le musiche dal vivo eseguite dal duo pianistico a quattro mani. I brani presentati sono originali per questa formazione e scritti dalle compositrici francesi Mel Bonis, Cécile Chaminade e Marie Jaëll, tutte contemporanee di Irène Némirowsky.

Saranno poi gli stessi ragazzi a presentare il loro Video: “Binario 21”, realizzato dopo la visita di novembre al “Memoriale della Shoah” di Milano.

Nel corso del mese di Novembre 2018, infatti, le classi terze della scuola secondaria “Fabrizio De André” di Albissola Marina si sono recate a Milano per visitare il “Memoriale della Shoah”, allestito presso uno dei binari sotterranei della Stazione Centrale: il Binario 21, da cui in passato transitavano i treni postali. Da quel luogo, nascosto nelle viscere della città, tra il 1943 e il 1945 partirono ben 20 convogli diretti ai campi di sterminio e di concentramento: furono migliaia le persone caricate sui carri bestiame , prevalentemente ebrei, ma anche dissidenti politici e partigiani. Aldilà dei dati storici, sempre necessari per una ricostruzione lucida e ferma dei fatti, aldilà dei numeri sconvolgenti (sui 774 prigionieri deportati con i convogli che partirono per Auschwitz il 6 dicembre del 1943 e il 30 gennaio 1944, solo 27 furono i sopravvissuti) la visita ha fortemente coinvolto e toccato sul piano emotivo studenti e docenti, connotandosi così come esperienza di apprendimento significativo: esperienza che ha lasciato traccia indelebile nei ragazzi e negli adulti proprio perché ha attivato le loro emozioni. Da qui l’idea di documentare e di scalfire nella Memoria collettiva questa occasione di crescita umana per mezzo di un video, in cui i ragazzi danno voce, attraverso la spontaneità dei loro pensieri e la sorprendente profondità delle loro riflessioni, ad immagini che parlano di un’antica, ma quotidiana e disumana indifferenza.

Anche i bambini delle classi 5E della scuola primaria, lunedì 4 febbraio, presso la Sala Papa Francesco, proporranno letture e riflessioni sull’Olocausto. Il momento istituzionale, alla presenza delle varie rappresentanze e della cittadinanza, si terrà invece venerdì 25 gennaio alle 10 in piazza Poggi, presso il monumento “Bambina di Terezin” di Angelo Ruga, simbolo stesso della giornata della memoria.

Borghetto Santo Spirito. Il Comune ha organizzato una cerimonia che si svolgerà domenica 27 gennaio alle ore 10,00, presso il Monumento ai Caduti di Piazza Fermi. Aprirà la cerimonia il sindaco Giancarlo Canepa. A seguire la Biblioteca Civica proporrà la lettura di alcuni brani di “Se questo è un uomo” di Primo Levi. Al termine, un lancio di colombe, simbolo di pace, ricorderà l’importanza della convivenza civile dei popoli, del rispetto della persona e dei diritti di tutti. In caso di maltempo la cerimonia si svolgerà presso la sala conferenze di Palazzo E. Pietracaprina, in Piazza Libertà. Presso la Biblioteca Civica è allestito per tutto il mese di gennaio “Lo Spazio della Memoria”, con testi ed albi sulle tragiche tematiche della Shoah e delle leggi razziali, disponibili per la consultazione ed il prestito.

Loano. Il giorno 28 gennaio dalle ore 10 il prof Giorgio Guido Fodor intratterrà per il secondo anno consecutivo gli allievi del Falcone. Docente di Economia prima presso l’Università di Milano, poi presso la prestigiosa Università degli studi di Trento dove collabora all’organizzazione del Festival dell’Economia, il prof. Fodor è esperto di aspetti economici e istituzionali del processo di integrazione economica europea e di analisi delle soluzioni giuridiche ed economiche per la crisi globale. Per il Centro di Alti Studi Umanistici di Trento si è concentrato sul ruolo della CEE/UE nell’assistenza allo sviluppo, con una particolare attenzione alla storia degli anni Settanta del Novecento. La referente del progetto, prof.ssa Cristina Pitto, spiega che l’esimio docente nel suo intervento “Minoranze e persecuzioni” presenterà la realtà sociale ed economica degli anni Trenta e Quaranta del Novecento in Italia e in Liguria, con attenzione alla questione ebraica e alla condizioni di stranieri e apolidi nel periodo dell’emanazione delle leggi razziali in Italia, con un taglio personale e alla luce vivida dei ricordi famigliari, ma intervenendo anche su eventi più recenti, con puntuali confronti. Commenta il dirigente scolastico Ivana Mandraccia” Il professor Fodor è persona di profonda cultura e al contempo di grande umanità. E’ un onore poterlo nuovamente ospitare per la Giornata della Memoria. Sono certa che i nostri allievi ne trarranno una magistrale lezione di vita vissuta nel segno dell’impegno e della passione per la conoscenza.”

Noli. A Noli a cura dell’Istituto Comprensivo, verrà organizzata un’iniziativa in ricordo delle sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Domenica 27 gennaio alle ore 11, in piazzale Rosselli, inaugurazione della nuova targa intitolata ai fratelli Carlo e Nello Rosselli. Introduzione del Sindaco Giuseppe Niccoli, Intervento del Prof. Mario Lorenzo Paggi. La popolazione e le Associazioni tutte sono invitate a partecipare, in caso di maltempo la cerimonia si terrà in sala consiliare.

Finale Ligure. A partire da martedì 15 fino a domenica 27 Gennaio, con orario 15,00-19,00 il Palazzo del Tribunale di Finalborgo apre le sue porte per accogliere la Mostra “Itinerario della Memoria”, realizzata da Associazione Baba Jaga in collaborazione con Anpi Finale Ligure. Questa la prima tappa del percorso “Scelte e differenze”, tema portante della stagione 2018/19 del Teatro delle Udienze. In questa prima tappa si raccontano le storie di persone che ebbero la forza di prendere posizione, di non restare indifferenti; persone normali, non eroi, che – durante il periodo delle persecuzioni razziali in Europa – senza farsi troppe domande, senza pensare alle conseguenze, hanno fatto istintivamente una scelta, un’azione che – per quanto piccola – addirittura irrilevante sul conto della grande Storia – ha salvato la vita di una o più persone Prendendo ispirazione dal “Giardino dei giusti” il percorso, allestito con installazioni che utilizzano linguaggi differenti (teatro, fumetto, documentari, ecc…), racconterà storie di persone, anche del nostro territorio, che hanno cercato di cambiare l’impossibile. Persone vicine a noi, storie ambientate in luoghi che conosciamo per rendere meno lontano ciò che è accaduto.

In occasione della  Giornata della Memoria il Centro Studi “COSTITUZIONE E DEMOCRAZIA” collaborerà con l’Istituto Comprensivo di Finale Ligure – Sezione Scuola Primaria, incontrando bambine e bambini per una riflessione sulla banalità del male (quelli che programmarono ed eseguirono le persecuzioni e quelli che restarono indifferenti) e la banalità del bene (quelli che con gesti semplici, rischiando e talvolta perdendo la propria vita, aiutarono i perseguitati). Banalità del male e banalità del bene che sono sempre in agguato, anche oggi, quando si tenti di costruire un “nemico”, sul quale scaricare la colpa delle nostre difficoltà e della nostra incapacità di uscirne. Lunedì 28 gennaio ore 9.30-10.30. Nel plesso di Finalpia incontro con le classi V di Pia e Calvisio. Ore 10.30-11.30 pellegrinaggio alla lapide dei deportati della Piaggio in Germania a seguito dello sciopero del 1° marzo 1944. Martedì 29 gennaio ore 9.30-10.30.  Nel plesso di via Brunenghi incontro con le classi V di Marina, Borgo e Calice. Ore 10.30-11.30 pellegrinaggio alla lapide dei deportati della Piaggio in Germania a seguito dello sciopero del 1° marzo 1944.

Vado Ligure. Questo pomeriggio l’associazione degli ex deportati di Savona organizza la Cerimonia del Giorno della Memoria in ricordo delle vittime dello sterminio del popolo ebraico e della deportazione politica e militare nei lager nazisti e della liberazione del campo di Auschwitz Birkenau: la giornata istituzionale   ha il patrocinio del Comune di Vado Ligure, della Provincia di Savona e dell’Istituto Storico della Resistenza di Savona.  Quest’anno si è voluto ricordare insieme al Coni di Savona e voglio ringraziare il Delegato Provinciale Roberto Pizzorno per il patrocinio concesso la storia dei diversi atleti, ebrei e non, che furono vittime delle forti misure discriminatorie delle leggi razziste di Mussolini , dall’esclusione fino alla deportazione e alla morte nei lager nazisti, atleti e allenatori del calibro di  Arpad Weisz, allenatore di squadre come Ambrosiana e Bologna con le quali vinse cinque scudetti e scoprì il talento di Giuseppe Meazza, il campione di nuoto Alfred Nakache, i i pugili come Victor Perez e Leone Efrati, e ancora i campioni di ginnastica Alfred e Gustav Felix Flatov vincitori alle Olimpiadi di Atene del 1896 o dello schermitore Attila Petschauer  pluri premiato ai giochi Olimpici di Amsterdan 1928 e Los Angeles 1932, sono solo alcuni delle personalità del mondo sportivo di origine ebraica che videro interrompere la propria carriera in maniera definitiva con l’affermarsi del fascismo e del nazismo, in pochi sopravvissero alla deportazione ma come fu per il nuotatore Alfred Nakasche al quale venne uccisa tutta la sua famiglia ad Auschwitz, ritornò alla vita vincendo la medaglia ai giochi Olimpici di Londra nel 1948. L’idea di raccontare la storia di questi grandi sportivi, rivolta sopratutto ai giovani, infatti saranno presenti una rappresentanza degli atleti accompagnati dai dirigenti delle varie società sportive vadesi e della Provincia, i quali deporranno alla presenza delle massime autorità due mazzi di fiori in ricordo delle vittime dello sterminio,  vuole essere il  messaggio dove siano banditi il razzismo e la xenofobia   dal mondo dello Sport con la “S maiuscola”, “Auschwtiz, simbolo del male assoluto , quel male pronto a ripresentarsi appena se ne ripresentino le occasioni, e noi tutti  insieme ai ragazzi delle scuole che vengono accompagnati in visita ai luoghi delle Memoria , dobbiamo fare opera di Memoria opera di Testimonianza insieme ai sopravvissuti ancora in vita, è scritto sul monumento commemorativo al centro del piazzale dell’appello di Mauthausen ” Imparino i vivi dal destino dei morti”.

Varazze. Lunedì 28 gennaio Varazze celebra la Giornata della Memoria con uno spettacolo di Gian Piero Alloisio, le canzoni di Fabrizio De André e numerosi ospiti. Appuntamento alle ore 21 al Teatro Don Bosco. Il Sindaco, l’Assessore alla Cultura e il Consigliere alla Pubblica Istruzione presentano Gian Piero Alloisio in “Ragazze Coraggio”, teatro-canzone per raccontare con linguaggi nuovi il Giorno della Memoria e la Resistenza, con la partecipazione di Edoardo Chiesa, Tieniviva Gospel Voices, Gruppo PalcoscenicoDanza Varazze di Giovanna Badano. Special Guest: Emanuele Dabbono. Canzoni di Gian Piero Alloisio, Fabrizio De André, Giorgio Gaber e Francesco Guccini. “Abbiamo scelto” – spiega il primo cittadino Alessandro Bozzano – “per il secondo anno consecutivo di affidare a Gian Piero Alloisio il racconto della Giornata della Memoria: le sue parole e la sua musica riescono a veicolare il messaggio che tutti noi sappiamo essere molto importante, attraverso un linguaggio e una metodologia che coinvolge lo spettatore di ogni età. Siamo contro il “dover fare”, siamo per il “come fare” e il teatro-canzone con semplicità ma estrema accuratezza riporta il senso di questa giornata sul piano dell’appartenenza, evitando di lasciare anche lo spettatore più giovane e quindi lontano dagli avvenimenti raccontati in uno stadio di “alterità”. In particolare, infatti, a chiusura anche di un percorso di riflessione che speriamo vivamente sia apprezzato da tutti, quest’anno Alloisio ci presenta il ritratto di tre donne che rappresentano tutte coloro che hanno subito deportazione, torture, atti criminali e incivili… donne che sono state uccise solo per il fatto di essere tali, donne che hanno dimostrato coraggio e hanno lottato per proteggere chi più di loro soffriva un’incredibile tragedia umana”.

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