Chiarimento

Ferrania Ecologia, residenti in rivolta: “Puzza insostenibile”. E l’azienda promette: “Miglioramenti da marzo”

In una assemblea infuocata l'AD ha spiegato ai presenti: "Dipende da quantità e tipo di organico, da fine febbraio torneremo nei parametri"

Cairo Montenotte. “L’azienda ha già investito 450 mila euro per immettere in rete la produzione di gas. Noi ci crediamo, la Regione Liguria oggi produce 115 mila tonnellate annue di organico, con un obiettivo futuro di oltre 200 mila. Il biodigestore di Ferrania ne smaltisce oggi 30 mila, quindi la sfida è aperta”. Così ha parlato dell’impianto di Ferrania l’ad di Ferrania Ecologia, Marco Castagna, durante l’incontro di oggi pomeriggio a cui hanno partecipato decine di cairesi e residenti delle zone limitrofe.

“Il numero di viaggi settimanali, definito e che non possiamo superare ma dobbiamo pagare in modo anticipato, garantendo un servizio pubblico, ci mette dei paletti non indifferenti, ma l’azienda prosegue operando nel massimo rispetto dell’ambiente” ha proseguito Castagna, sottolineando quanto la causa dei miasmi sia imputabile alla qualità dell’organico. “Se con i Comuni si fissa un prezzo per lo smaltimento, non si può pretendere di accettare solo l’organico più pulito, a meno che non venga ritoccato agli utenti cioè ai cittadini – ha spiegato – Il fatto che io sia qui significa che vogliamo metterci la faccia e siamo disponibili ad ascoltare tutti, ma è anche utile sapere come è con cosa lavora”.

Molte le reazioni tra il pubblico. “Quando ho comprato casa a Ferrania sapevo del biodigestore ed ero convinto che fosse un impianto utile – hanno detto alcuni presenti – Poi ho cambiato idea. Perché i miasmi sono sempre tra le 6 del mattino e le 10? Ormai sono insopportabili, nauseabondi. Ad oggi nessuno mi ha ancora spiegato perché ciò accada solo ogni tanto. Nel nord Europa i biodigestori sono nei centri urbani e non c’è nessun problema. Perché?”. E ancora: “Chi controlla? Dov’è l’Arpal? Ma perché tutti se ne infischiano e dalle centraline non emerge nulla?”.

A moderare i toni il sindaco Paolo Lambertini: “Siamo di fronte ad un’azienda e dobbiamo rapportarci con la stessa”. Un altro residente: “I disagi sono in aumento e dal 2016 ad oggi la situazione è degenerata. Ammettete o no la responsabilità dei miasmi? L’impianto è stato fatto a regola d’arte o in economia? Avete mai valutato che quello di Ferrania sia sovradimensionato rispetto alle esigenze?”. Molto contestato l’intervento del vice sindaco Roberto Speranza, che, nel tentativo di mitigare l’ira dei presenti, è stato accusato di voler difendere l’azienda, mentre “l’intento era quello di focalizzare il problema”.

“Non nego la nostra responsabilità, sennò non ci sarebbe questa assemblea – ha risposto quindi Castagna – In merito alla diffida della Provincia si parla di un problema collegato all’eccesso di rifiuti estranei che si erano accumulati, che non rendevano più possibile il normale ciclo di smaltimento. Una componente dei miasmi era questa, siamo riusciti ad intaccare pesantemente l’entrata portandoli alla discarica di Scarpino che li accoglie. Si è quindi riusciti a ricominciare il ciclo come da progetto”.

“A fine febbraio contiamo di tornare nei parametri richiesti – ha quindi promesso l’AD di Ferrania Ecologia – con l’esternalizzazione dei materiali in eccesso. Da agosto manutenzioni straordinarie per risolvere la problematica della torcia sempre accesa, che ora funziona grazie ad ulteriori accorgimenti. Se il materiale che entra non ha le giuste caratteristiche, e quello che esce non si riesce a piazzare è un grave problema. Sono cambiate le tabelle merceologiche dei rifiuti e man mano bisogna fare degli aggiustamenti. Comunque sono disponibile ad un nuovo incontro, pur garantendo che da marzo le cose non potranno che migliorare, quando cioè non avremo più materiale in eccesso e i flussi saranno corretti”.

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