Rispetto

Decreto Sicurezza, Ciangherotti (FI): “Va applicato, senza se e senza ma”

“Visto che il sindaco Cangiano è un valente avvocato (e lo dico con convinzione) sono sicuro che anche ad Albenga verrà applicato il Decreto Sicurezza”

eraldo ciangherotti

Albenga. “Il Decreto Sicurezza che passa sotto il nome di Salvini deve essere valutato per i suoi risultati, non con occhiali ideologici, compresa la parte che riguarda la presenza in Italia di chi aveva un permesso di soggiorno umanitario e che, con il decreto, non lo avrà più”. Lo dice Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale e consigliere provinciale.

“Detto questo trovo veramente assurdo che i sindaci di sinistra e di centrosinistra abbiano deciso di non applicare una legge dello stato prendendo come scusa l’obiezione di coscienza. Quella stessa obiezione di coscienza che la maggior parte della sinistra contesta ai medici antiabortisti, per una legge che ammette esplicitamente l’obiezione di coscienza”.

“Ritengo che un amministratore pubblico debba seguire le leggi dello stato, a meno che non siano incostituzionali, ma in questo caso, il decreto è firmato dal presidente della Repubblica (per inciso, docente di diritto costituzionale) e, quindi, pienamente legale. Un sindaco ha l’obbligo di applicare la legge, anche se non è di suo gradimento. In caso contrario, lo dice la legge, può essere rimosso quando compie atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico”.

“Visto che il sindaco Cangiano è un valente avvocato (e lo dico con convinzione) sono sicuro che anche ad Albenga verrà applicato il Decreto Sicurezza”, conclude Ciangherotti.

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