Torino. “Intendo smentire nel modo più assoluto un nostro qualsivoglia coinvolgimento nelle vicende esposte, a cui Corintea è totalmente estranea”. E’ la precisazione che arriva da Mauro Busa, presidente di Corintea S.C. in relazione all’inchiesta sui rifiuti di Alassio.
La cooperativa (estranea all’indagine della Procura savonese) è stata infatti indirettamente tirata in ballo nel capo d’imputazione che riguarda l’accusa di tentato abuso d’ufficio contestata in concorso a Pier Paolo Pizzimbone e Rocco Invernizzi, l’ex assessore comunale all’ambiente di Alassio. Secondo l’ipotesi dell’accusa, Pizzimbone avrebbe cercato di far assegnare, proprio attraverso Invernizzi, un servizio di pulizia e manutenzione delle strade di Alassio alla società Co.r.in.t.e.a., di cui, sempre secondo gli inquirenti, l’imprenditore era socio occulto.
Circostanze che vengono seccamente smentite da Busa: “Viene prefigurato un tentativo di affidamento irregolare per un servizio di pulizia e manutenzione strade alla nostra Società, che però non ha quel tipo di attività nel proprio oggetto sociale, e non ha mai, ripeto mai, svolto servizi di quel genere in 35 anni di vita. Corintea è una società di assistenza tecnica e pianificazione, che acquisisce lavori da committenti pubblici secondo le procedure dettate dal Codice degli Appalti”.
“Infine, nella nostra compagine ci sono soci lavoratori e non soci occulti, cosa peraltro non così praticabile in una cooperativa di lavoro” conclude il presidente di Corintea.