Albenga. Ha dell’incredibile la vicenda accaduta ad un ventiduenne di albenga, vittima di una sorta di “ricatto diffamatorio”. Il giovane ingauno ha accettato una richiesta di amicizia da una ragazza su Facebook. E fin qui, nulla di strano.
Immediata, peró, è partita una videochiamata dalla ragazza, che il ventiduenne ingauno ha accettato (per capire l’identità della giovane), ma, trovandosi sul posto di lavoro, la telefonata è terminata nel giro di pochi secondi.
“Ho ricominciato a lavorare normalmente, ma mi sono accorto che la ragazza continuava a provare a chiamarmi e mi ha mandato svariati messaggio che mi intimavano di risponde altrimenti ne avrei pagato le conseguenze, – ha spiegato il giovane. – io non ho dato peso a quelle minacce e a quel punto è iniziato tutto”.
“Ho già contattato la polizia postale che mi ha spiegato il modus operandi di questi malviventi. Attraverso la videochiamata e le foto sul profilo ‘ottengono’ il volto della vittima che poi utilizzano per realizzare fotomontaggi a sfondo sessuale. Hanno tempestato di commenti, con foto e video annessi, tantissime foto sul mio profilo. Scatti che mi ritraggono con la mia famiglia. Il tutto accompagnato da messaggi in cui vengo definito il ‘diavolo’”.
“Ho bloccato il profilo e poco dopo mi ha riscritto da un altro e poi da un altro ancora. Una cosa ignobile che rischia di rovinare letteralmente la reputazione di una persona. Non hanno fatto in tempo a chiedermi soldi, che ho fatto partire la denuncia. Personaggi cosí vanno fermati immediatamente”, ha concluso con amarezza il giovane.