Vado Ligure. E’ sempre ricoverata al centro grandi ustionati del Cto di Torino in condizioni stazionarie, ma gravissime la diciottenne di Savona che martedì mattina si è data fuoco in piazzale San Lorenzo a Vado Ligure, emulando il padre che, 5 anni fa, si tolse la vita compiendo lo stesso gesto nello stesso posto.
La prognosi della paziente è ancora riservata e, dopo il primo intervento al quale è stata sottoposta mercoledì per medicare le ustioni di secondo e terzo grado che ha sull’85% del corpo, lunedì dovrebbe essere sottoposta ad altre operazioni simili. A preoccupare i sanitari è proprio l’estensione delle bruciature, ma la speranza è quella di mantenere stabili le sue condizioni.
Il drammatico gesto della ragazza, come hanno accertato i carabinieri della compagnia di Savona, è stato improvviso ed inaspettato: sembra che non avesse in alcun modo manifestato l’intenzione di cercare di togliersi la vita. Tra l’altro la diciottenne non ha lasciato nessun biglietto o messaggio per motivarlo.
Il padre della giovane, con le stesse modalità, perse la vita nel 2013, a 47 anni. All’origine di quel dramma, secondo quanto accertto, c’erano una serie di preoccupazioni economiche. Tra l’altro, prima di togliersi la vita, l’uomo, un artigiano, era finito sui giornali perché il 26 febbraio 2013, subito dopo l’exploit elettorale del MoVimento 5 Stelle, si era presentato con la sua Ape a casa di Beppe Grillo, nel quartiere di Sant’Ilario a Genova per raccontargli la sua storia.