Bilancio

Sanità savonese, l’analisi del Comitato Amici del San Paolo sull’anno passato e quello che verrà

Riflessioni sull'argomento privatizzazioni e sull'applicazione del decreto Balduzzi

Savona. Il 2018 sta per chiudersi ed è quindi tempo di bilanci. A farne uno sulla sanità savonese ci pensa il Presidente del comitato amici del San Paolo Giampiero Storti secondo cui le novità più rilevanti sono tre: il cambio del direttore, la definitiva applicazione del decreto Balduzzi e le privatizzazioni.

Se sul nuovo direttore non c’è nessun commento in particolare, sugli altri due argomenti Storti fa alcune osservazioni: “Con i provvedimenti dell’Asl 2 approvati dalla Giunta regionale negli ultimi mesi è stata data definitiva applicazione al decreto Balduzzi mutando radicalmente l’assetto degli ospedali e chiudendo o declassando numerose unità operative o strutture semplici o dipartimenti. Un vero bombardamento. Osservando modestamente gli atti pubblicati nell’albo pretorio nel sito aziendale la nostra ‘elaborazione’ (clicca qui per leggerla) ci fotografa la nuova situazione che altrimenti, nell’organigramma da cui è tratto, non compare una visione sintetica. Possono esserci alcune inevitabili inesattezze non essendo noi l’Asl. Un unico ospedale, un unico direttore medico di presidio, due stabilimenti ospedalieri con identiche specialità, numerose specialità trasversali che servono i due presidi. Le specialità trasversali, invero numerose, sono quelle che il decreto Balduzzi avrebbe cancellato non rispettando gli standard ‘ospedale–bacino d’utenza’. I direttori e le equipes mobili fra gli stabilimenti ospedalieri sono stati istituzionalizzati al fine di non perdere sia un ospedale ,sia le specialità, depauperando le risorse dell’emergenza per la popolazione”.

“Per far funzionare il disegno però è indispensabile dare il personale necessario alle strutture considerando (leggi l’allegato) che ormai l’esercito è ai minimi termini sia di generali che di soldati, che la finanziaria pare blocchi le assunzioni fino a novembre 2019, che non si trovano gli specialisti disponibili da assumere,che gli stipendi sono bloccati da oltre un decennio, che numeroso personale sta scappando esausto in pensione!
In realtà è una cosa comune in tutta Italia, ma se nel decennio passato, oltre a pianificare sulle architetture, si fosse pianificato anche sul personale dall’università alle Regioni alle asl, la situazione sarebbe diversa. Stando così le cose tutto è lasciato alla buona volontà dei singoli e alla passione per il proprio lavoro…fin quando è sostenibile” osserva Storti.

Quanto alle privatizzazioni dal Comitato Amici del San Paolo osservano: “E’ a tutti noto che la Regione Liguria in presenza di un considerevole deficit si sarebbe trovata costretta a chiudere i piccoli ospedali concentrando le risorse su un ospedale per provincia strutturato in proporzione alla popolazione. La soluzione di privatizzare la gestione di alcuni presidi ospedalieri e non sopprimerli nasce dall’ipotesi che ciò crei un risparmio del 15% sulla spesa. Ecco dunque che il progetto nella provincia di savona è assai avanzato essendo stato vinto l’appalto dall’Istituto Galeazzi ( gruppo San Donato…costituto da 19 ospedali di cui 3 IRCCS Policlinico San Donato, Ospedale San Raffaele e Istituto Ortopedico Galeazzi) per un totale di 5.568 posti letto, 16.894 collaboratori di cui 5.731 medici, attività di didattica universitaria e di ricerca scientifica: 308 Docenti e ricercatori universitari – 2.976 Studenti – 539 Specializzandi 2.178 pubblicazioni scientifiche all’anno, 10.048 punti di Impact Factor)”.

“Secondo questa organizzazione la sana competizione fra pubblico –privato porterà tutto il sistema a erogare prestazioni di migliore qualità dove i cittadini senza pagare potranno scegliere il meglio. Il comitato non ha alcun titolo per entrare nei meriti della validità del progetto che a poco sarà attivato, ma in considerazione della fotografia fatta nel paragrafo precedente si rimane perplessi. Le competizioni possono essere fatte con uguali regole e uguali risorse. Altrimenti uno dei due competitori soccombe. Ad oggi dinnanzi alla desertificazione della struttura pubblica non è difficile prevedere chi prevarrà. Con i migliori auguri di buon anno 2019” conclude Storti.

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