Savona. “Sull’incendio della sede sono in via di completamento gli accertamenti per capire se l’origine è dolosa o accidentale”. Così il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale Paolo Emilio Signorini parla del rogo che lo scorso 23 ottobre ha distrutto la nuova sede della Port Authority savonese.
Signorini conferma che si sta lavorando attivamente per trovare una nuova “casa” ai dipendenti savonesi: “Stiamo pensando anche alla dislocazione: per noi è importante trovare rapidamente una nuova sede che sia un ulteriore segnale che l’Autorità Portuale cura e pensa a Savona”.
“Avevamo questa sede da poco, ora, dopo l’incendio, dobbiamo rapidamente trovarne un’altra che rappresenti per tutti i savonesi un segnale che l’Autorità Portuale è presente in città” conclude il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Genova e Savona.
Secondo i ben informati, i nuovi uffici della Port Authority savonese potrebbero insediarsi nel Bic – palazzina ex Omsav, l’edificio di vetro che si trova proprio accanto all’edificio distrutto dal rogo (che sarà demolito), ma sarebbe aperta anche l’opzione di uno spostamento a Porto Vado. Una soluzione definitiva è comunque attesa a breve.
Per quanto riguarda l’indagine sull’incendio, che è coordinata dal pm Chiara Venturi, in queste settimane sono stati ascoltati diverse volte i lavoratori dell’Autorità Portuale per cercare di capire cosa possa essere successo. Al momento nessuna pista sembra essere esclusa e, probabilmente, saranno gli accertamenti tecnici ad aiutare gli inquirenti a capire se le fiamme siano partite accidentalmente oppure no.