Rabbia

Regione, caro benzina nel 2019. Ghini (Uil): “L’aiuto di cui la Liguria ha bisogno va autofinanziato, una vergogna”

“È frutto dell’emendamento alla Legge di stabilità, presentato dal governo per aumentare di 5 centesimi al litro la benzina”

benzina

Regione. “Un vero e proprio schiaffo alla Liguria e ai liguri arriva con l’emendamento alla Legge di stabilità, presentato dal governo, per aumentare nel 2019 di 5 centesimi al litro la benzina per i cittadini liguri”.

È questa la posizione di Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria, in relazione all’aumento del costi della benzina  in Regione Liguria previsto nel 2019.

“In questi mesi, dopo la tragedia del ponte Morandi, – ha proseguito Ghini, – si è parlato di un aiuto concreto ai genovesi e ai liguri, addirittura c’è chi è venuto a fare la sceneggiata in Piazza De Ferrari sostenendo che il Governo non avrebbe lasciato soli i genovesi e, oggi, ci accorgiamo che l’aiuto di cui questa regione ha bisogno dobbiamo autofinanziarlo. È una vera e propria vergogna”.

“Allo stesso tempo, però, si continua a tenere bloccati tutti i cantieri delle opere infrastrutturali necessarie e indispensabili per ridare una prospettiva e una speranza di ripresa ai Liguri. Ogni giorno che passa conferma sempre di più  la necessità di scendere in piazza a dire basta a questa politica del carciofo, per dire basta a chi vuol fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini Liguri, per dire basta a chi troppo facilmente dimentica le promesse fatte”.

“C’è da chiedersi se la giunta regionale ligure sapesse dell’indirizzo del Governo di far pagare le tragedie ai liguri e se ritenga giusto che lo si debba accettare passivamente oppure, come Regione, si possa dire qualcosa, sempre se siamo nelle condizioni di poterlo fare. Il 12 dicembre, scusandoci se abbiamo rovinato i piani a chi pensava di avere l’egemonia sindacale in questa regione, saremo in piazza insieme alla Cgil, ma anche a tutta la società civile,  per dire che non ne possiamo più di questa politica del carciofo con interventi da spot elettorali, ma vogliamo risorse su occupazione, ricerca, innovazione e sviluppo. Solo così la Liguria e l’Italia possono ripartire”, ha concluso il segretario generale Uil Liguria.

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