Cairo/Albenga. “Oggi abbiamo la possibilità di concretizzare la politica messa in campo fin dall’inizio con Sonia Viale: invece dei tagli fatti in precedenza, noi abbiamo deciso di puntare sull’efficienza e sul fornire maggiori servizi a costo addirittura ridotto rispetto a prima. Ha funzionato tutto, e oggi l’equazione si dimostra vera con l’affido di questi ospedali a strutture sanitarie private che si sono impegnate ad aprire nuovi reparti. E’ uno straordinario successo, che va nella direzione che avevamo annunciato”.
Parole e musica di Giovanni Toti, che dopo la conclusione del bando di gara per la privatizzazione degli ospedali di Albenga, Cairo Montenotte e Bordighera con l’aggiudicazione dei due nosocomi savonesi al gruppo Galeazzi, non nasconde una profonda soddisfazione. “Proseguiremo su questa strada – promette – Anche se Albenga e Cairo non rappresentano un bacino molto ampio, questa è una pietra miliare vera: abbiamo dimostrato che si può tenere sotto controllo il sistema sanitario e al contempo garantirne le prestazioni”.
La conferenza stampa integrale
“E’ un percorso che abbiamo spiegato e che è stato accolto con favore dalla popolazione – gli fa eco l’assessore alla Sanità, Sonia Viale – Quando si riapre il pronto soccorso si danno garanzie di sopravvivenza. E abbiamo salvato alcuni reparti che erano destinati prima o poi alla chiusura”. Viale provvede poi a rassicurare i presenti sui vari dubbi avanzati in questi giorni: “L’apertura dei pronto soccorso 24 ore su 24 sia ad Albenga che a Cairo Montenotte è assicurata, dato che è prevista dal capitolato. E la coesistenza con tra il gruppo Galeazzi e il Policlinico di Monza, che oggi ad Albenga gestisce l’Ortopedia, non rappresenterà un problema: è già previsto che si andrà alla scadenza naturale del contratto, dopo di che tutto passerà in mano al nuovo gestore”.
“La tutela del personale verrà garantita – prosegue ancora Viale – perché una delle prime condizioni del bando è il mantenimento dei dipendenti e dei relativi contratti. Non abbiamo fatto la cessione del ramo d’azienda unitamente al personale: chi se ne lamenta è proprio chi, quando ha dovuto fare privatizzazioni, le ha fatte sulla testa dei lavoratori. Avremo anzi la possibilità di non gravare più a livello di organico su presidi importanti come San Paolo o Santa Corona, perché le nuove strutture private dovranno essere autosufficienti a livello di personale. Questa è una straordinaria opportunità per la sanità ligure – conclude – e chi dice che stiamo svendendo ai privati la sanità non sa di cosa sta parlando”.
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