Proposte

Piano Casa, emendamenti dei consiglieri Vaccarezza e Muzio su recupero locali al piano terra

Ecco le dichiarazioni dei due consiglieri forzisti: "Ottimizzare i cambi di destinazione d'uso"

Vaccarezza e Muzio

Liguria. I consiglieri regionali di Forza Italia Angelo Vaccarezza e Claudio Muzio hanno presentato un emendamento alla norma sul Piano Casa regionale finalizzata a favorire il recupero e la riconversione ad abitazione di locali situati al pianterreno di edifici ad uso residenziale che non siano a diretto contatto con la pubblica viabilità.

Nell’emendamento viene chiesto che nel caso di cambio di destinazione d’uso di questi fondi, la superficie da destinare alla riconversione sia ottenuta dividendo la volumetria per l’altezza utile di 2,70 metri, e non per tutta l’altezza utile esistente. La proposta è già stata approvata dalla Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio e domani passerà al voto dell’Aula di via Fieschi all’interno delle disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale per l’anno 2019.

“Lo scopo della nostra iniziativa – dichiarano i due consiglieri– è il miglior utilizzo del patrimonio edilizio esistente. Nelle nostre città e nei nostri borghi non è raro trovare locali un tempo adibiti a cantina, magazzino o altra destinazione e talvolta non più utilizzati: con le norme vigenti, tali locali in molti casi non possono neppure essere riconvertiti ad uso abitativo a causa dell’eccessiva altezza, che rappresenta un elemento che funge da dividendo per il calcolo della superficie riconvertibile, portando spesso a misure così ridotte da non poter costituire un’abitazione”.

“Col nostro emendamento – sottolineano Vaccarezza e Muzio – cerchiamo di venire incontro a coloro che si ritrovano in questa situazione, nella consapevolezza che per molte persone il recupero di questi fondi rappresenta un’occasione per migliorare la propria condizione abitativa”.

“Riteniamo perciò – concludono i proponenti – che i cittadini proprietari di fondi, troveranno soddisfatte le proprie legittime aspettative, peraltro in linea con quanto dettato dal ‘Decreto ministeriale Sanità’, che impone l’altezza minima di 2,70 metri lineari per le residenze. Colmiamo quindi, con questo emendamento, un dubbio interpretativo della norma sul Piano Casa”.

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