Borghetto Santo Spirito. “L’unione fa la forza”, recita il vecchio detto rispolverato per l’occasione dal sindaco di Bardineto, Franca Mattiauda. Ed è proprio questo lo spirito alla base dell’inaugurazione, questa mattina a Palazzo E. Pietracaprina a Borghetto Santo Spirito, dell’Ufficio IAT comprensoriale che vede uniti i Comuni di Borghetto, Toirano, Calizzano e Bardineto.
“Gli obiettivi sono ambiziosi – annuncia il primo cittadino di Borghetto, Giancarlo Canepa – grazie al cielo gli amministratori di questa vallata sono stati lungimiranti e hanno capito che fare sistema è il modo giusto per promuovere il territorio. Il turismo non è più quello di una volta, la gente non è stanziale e quando arriva vuole girare: fornire loro delle proposte è quello che ci prefiggiamo con questo ufficio comprensoriale”.
“Uniti si vince – gli fa eco Gianfranca Lionetti, sindaco di Toirano – Abbiamo cominciato già quest’estate ed è stato un esperimento di vera solidarietà: mettere insieme le risorse senza pensare se qualcuno ne metteva di più o di meno, ma con un obiettivo comune ossia valorizzare i territori dal mare alla montagna. D’estate il mare non è più sufficiente, il turista che viene in questi luoghi vuole un’offerta variegata in cui gli offri l’opportunità della spiaggia ma lo accompagni nei percorsi lungo le alture. Nell’immediato entroterra abbiamo Toirano con le sue grotte, il museo e il centro storico; più in alto, a Calizzano e Bardineto, ci sono le castagne, i funghi e le passeggiate a cavallo. Abbiamo davvero cercato di collaborare, mettendo a disposizione il nostro personale o in altri casi risorse di bilancio, e abbiamo destinato parte dell’imposta di soggiorno a questa iniziativa, perché l’imposta deve essere un veicolo per sviluppare turismo. Oggi questa realtà credo sia unica nel panorama almeno del ponente savonese, speriamo che altri possano seguire il nostro esempio”.
“Un progetto a cui teniamo molto – conferma Mattiauda, sindaco di Bardineto – ringrazio Canepa e l’amministrazione di Borghetto per averci coinvolto. E’ un modo per far conoscere il secondo entroterra, che è meno noto della Riviera ma ha altrettante caratteristiche interessanti per il nostro turismo e permette di vivere la Liguria al 100%. Secondo me questo sarà un modello da seguire per tutta la Liguria: l’unione fa la forza, dobbiamo concentrare al massimo tutte le possibilità che possiamo offrire per salvaguardare un turismo che sia a 360 gradi e per tutti”.
Sul fatto che quella messa in piedi dalla Val Varatella sia una formula da diffondere anche nel resto della Liguria concorda anche Luigi De Vincenzi, vice presidente del consiglio regionale: “Credo che sia un progetto importantissimo, soprattutto perché apre uno scenario che è da perseguire. Il turismo ha bisogno di sbocchi nuovi, che avvengono attraverso esperienze come questa: Comuni che si mettono insieme e danno un’idea di un territorio unico, senza barriere, che propone ai turisti le proprie eccellenze. Credo sia importante che sia stato fatto, e ne sono contento: soprattutto penso sia un’esperienza che andrà ripetuta anche in altre situazioni. La volontà di questi sindaci è un passo avanti in un momento di turismo in cui bisogna recuperare, cercare di fare ancora di più proporre il nostro territorio”.
Due gli elementi cardine della proposta: outdoor ed enogastronomia “Io dico sempre come battuta che a Borghetto, per la sua conformazione, si può passare in un attimo dagli infradito agli scarponi – scherza Canepa – Abbiamo una collina che arriva fino al mare, una bellissima passerella che ci collega con Ceriale, numerosi sentieri per andare nell’entroterra, il bellissimo borgo medievale di Toirano, le faggete di Calizzano e Bardineto… insomma un territorio meraviglioso e a due passi dal mare, che si fregia della Bandiera Blu”. “Outdoor e enogastronomia sono il turismo del domani – concorda De Vincenzi – l’enogastronomia è partita già da qualche anno e l’outdoor si sta espandendo a macchia d’olio. Finale è stata pioniera in questo campo, per certi versi ha insegnato come bisogna fare outdoor: credo che ora si debba lavorare per mettere a sistema le varie proposte, ogni territorio ha eccellenze e situazioni diverse”.
L’inaugurazione dello Iat ha rappresentato anche l’occasione per esprimere vicinanza alla città di Genova, dopo le tragedie degli ultimi mesi: i quattro primi cittadini si sono cimentati nella realizzazione del pesto con una dimostrazione a colpi di mortaio, con l’auspicio che il 2019 possa essere l’anno della rinascita del capoluogo ligure.