Loano. Giovedì 30 agosto quattro studenti dell’attuale classe 5A Tur, Margherita Bonifacini, Alice Burlando, Leonardo Di Blasi e Valentina Vadora, hanno iniziato la loro esperienza di alternanza scuola-lavoro su Grandi Navi Veloci: per due settimane sono diventati parte dell’equipaggio, lavorando come assistenti receptionist.
Durante la conferenza “Un Mare di Lavoro”, tenutasi a Celle Ligure lo scorso anno scolastico, la professor Sorbera è riuscita ad entrare in contatto con la compagnia navale Grandi Navi Veloci per avviare un progetto di alternanza scuola-lavoro. Grazie alla volontà e alla determinazione della professoressa si è giunti così alla realizzazione del progetto.
“Sono molto contenta di aver partecipato a quest’attività dove ho potuto scoprire un lavoro diverso dal solito. Le difficoltà ci sono state, non è stato molto semplice abituarsi nell’immediato alla vita di bordo. Sono comunque contenta di come si è conclusa quest’esperienza”, ha detto Margherita Bonifacini della nave Rhapsody che fa la spola tra Genova-Porto Torres.
“È stata un’esperienza molto importante per la mia crescita personale. Ho dovuto far fronte ad alcune difficoltà che mi hanno insegnato a cavarmela e ad essere più autonoma. Nonostante non abbia vissuto quest’esperienza al cento per cento sono felice di aver avuto l’occasione di parteciparvi perché mi ha dato tanto e la consiglierei fortemente a chi ha bisogno di una spinta per rafforzare il proprio carattere”, ha aggiunto Alice Burlando della nave Rhapsody.
“Un’iniziativa importante che consiglio a tutti. All’inizio mi sentivo quasi d’intralcio, ma poi siamo diventati parte dell’equipaggio e il nostro lavoro è stato importante. Sia che piaccia o no, quest’esperienza ti forma il carattere e consente di entrare in contatto con il mondo del lavoro”, ha detto Leonardo Di Blasi della nave La Suprema tra Genova-Palermo.
“È stata un’esperienza molto importante e formativa. I primi giorni mi sentivo abbastanza spaesata, ma poi mi sono ambientata. Non è stato facile abituarsi alla vita di bordo ma ci sono riuscita grazie alle mie compagne di cabina. L’attività che svolgevo è stata molto impegnativa, poiché chi sta alla reception deve saper dare ogni tipo di informazione e saper risolvere ogni tipo di problema. Nonostante tutto è un’esperienza che rifarei e che consiglio a tutti”, ha chiosato Valentina Vadora della nave La suprema.