Sguardo al futuro

Come sarà il 2019? L’Italia tra i 5 paesi più pessimisti a livello mondiale

Lo dice la 42esima edizione del sondaggio mondiale di fine anno realizzato da Gallup International

mondo

C’è anche l’Italia tra i 5 paesi più pessimisti al mondo guardando alle previsioni per il futuro rispetto al 2019. Gli italiani – come riporta Ansa.it – che hanno risposto di aspettarsi un anno peggiore sono al terzo posto globale, con un meno 40%, preceduti da Giordania e Libano e seguiti da Corea del Sud e Hong Kong.

Il risultato emerge dalla 42esima edizione del sondaggio mondiale di fine anno sulle previsioni, le aspettative e le speranze dei cittadini di 55 paesi di tutto il mondo realizzato da Gallup International, il più grande network mondiale di istituti di ricerca indipendenti, di cui Doxa è partner per l’Italia e socio fondatore e responsabile della campionatura (circa 1000 individui).

A sorpresa le previsioni di un migliore 2019 sono in crescita per la maggior parte delle persone intervistate nel continente Africano, tipicamente ottimista nonostante le condizioni di vita spesso difficili. Nel dettaglio: è il Ghana il Paese africano più fiducioso. Tra i continenti si posiziona bene anche l’America Latina dove coloro che si dichiarano ottimisti o molto ottimisti sono risultati in superiorità rispetto ai pessimisti. Anche se la palma dei fiduciosi nelle Americhe spetta al Messico. Il paese più ottimista a livello mondo è l’India, seguito dagli Stati europei extra-UE con in testa l’Albania e gli USA.

Attraverso l’indagine effettuata a livello mondiale è stato chiesto alle persone anche se secondo loro il 2019 sarà un anno di pace oppure no ed è emerso che prevalgono leggermente i pareri sfavorevoli: il 34% degli intervistati a livello globale si aspetta un anno caratterizzato da un maggior numero di conflitti internazionali rispetto al 2018, mentre il 28% si attende un anno più pacifico.

India, Ghana e Albania, appaiono anche in questo caso tra i Paesi più positivi, insieme alla Nigeria e, curiosamente, al Pakistan. Il Paese invece che più di ogni altro prevede un anno di maggiori agitazioni è la Francia con ben il 70% delle risposte affermative.

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