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Bolkenstein, Tosi e Melis (M5S): “Dal governo la risposta che dà ossigeno ai balneari e agli ormeggiatori”

"Via libera alla proroga di 15 anni"

Spiaggia, stabilimento balneare, mare

Liguria. E’ arrivata ieri la notizie della correzione alla direttiva Bolkenstein che prevede per i balneari e gli ormeggiatori in concessione demaniale una proroga di 15 anni per le loro concessioni. Una novità che, come confermato dal M5S, rappresenta “un sospiro di sollievo in particolare per tutti gli operatori liguri gravemente colpiti dall’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Liguria a fine ottobre”.

“Già con la tragedia del Ponte Morandi abbiamo subito un contraccolpo economico di portata immane, con effetti devastanti nel comparto industriale e logistico. Poi, dopo la conta dei danni causati dalla mareggiata dello scorso 29 ottobre, al computo si è aggiunta anche la distruzione di buona parte degli stabilimenti balneari liguri e delle aree demaniali gestite dagli ormeggiatori” ricordano i consiglieri regionali Fabio Tosi e Andrea Melis.

“La Liguria è la regione italiana con il maggior numero di stabilimenti, buona parte dei quali a conduzione famigliare. Il che implica che su quegli stabilimenti ci campano intere famiglie, senza contare il peso occupazionale ragionale che garantiscono a tanti giovani durante i mesi estivi. Dire loro che, per effetto della Bolkenstein, nel 2020 avrebbero dovuto chiudere baracca e burattini e sarebbero andati tutti a casa era un’ipotesi inaccettabile oltre che impraticabile. Era decisamente giunto il momento di dare loro, così come agli ormeggiatori, risposte certe e concrete”.

“Ebbene, questo governo le risposte le sta fornendo, diversamente dai precedenti Governi che invece non hanno saputo o voluto trovare correttivi. Soluzioni alle quali per altro avevamo già lavorato io e il collega Andrea Melis – ricorda in particolare Tosi – alla riunione del Sindacato Italiano Balneari (Sib), tenutasi a Genova un anno e mezzo fa, infatti, avevamo avanzato proprio la proposta della proroga di 15 anni, che poi seguiva gli emendamenti presentati dai nostri deputati nella passata legislatura. I 15 anni proposti, oggi, rappresentano un tempo più che sufficiente e utile affinché ciascuna realtà del comparto possa ammortizzare tutti gli investimenti che sono stati e saranno fatti”, conclude Tosi.

“Finalmente un Governo che prende di petto questa situazione, a differenza di tutti quelli passati che invece rimpallavano la questione sulle Regioni – aggiunge in merito tutto il gruppo 5 Stelle in Regione – abbiamo sempre sostenuto che la Regione non può intervenire direttamente sul tema delle concessioni e le recenti impegnative alle due leggi regionali ne sono la prova”.

Il presidente della commissione per le politiche Ue della Camera Sergio Battelli (M5S) aggiunge: “Il periodo transitorio di 15 anni concesso ai lavoratori del comparto balneare è frutto di un intenso lavoro di mediazione. Chi vuole intestarsi a tutti i costi questa battaglia, e i suoi risvolti, dimentica che quella proposta appartiene al M5S così come a noi appartiene la sottolineatura sull’esigenza di andare a gara. E, sempre per mettere i puntini sulle ‘i’, a differenza di quanto sostenuto da ‘questo’ Gasparri (riprendo con simpatia l’etichetta che mi ha affibbiato) noi abbiamo a cuore le sorti delle famiglie che fanno questo mestiere da anni così come teniamo sia alla necessita’ di garantire legalità al settore, sia alla libertà dei cittadini fruitori delle nostre spiagge che, è bene ricordarlo, sono un bene pubblico demaniale che deve essere dato in concessione per un tempo determinato. Su questo siamo intransigenti. Ecco perché, anche nella scorsa campagna elettorale, abbiamo parlato sempre di un periodo transitorio di 15 anni e poi di gare (percorso peraltro condiviso da molte associazioni di settore) che, oltre a garantire trasparenza e concorrenza legale, ci consentirebbero di svincolarci dalle procedure di infrazione. La nostra linea è chiara così come il nostro obiettivo; posso garantire che faremo il possibile per centrarlo”.

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