Clima teso

Ata, la preoccupazione dei Verdi savonesi: “Perplessi dal documento approvato dal consiglio comunale”

"Temiamo che ancora una volta il centrodestra abbia tentato di mettere insieme alcune idee prive di reale valore industriale e sociale"

Sede ATA spa Savona

Savona. “Venerdì in poche ore il consiglio comunale ha liquidato la vicenda Ata approvando un documento a sostegno della richiesta di concordato con numerosi allegati, che ancora una volta lasciano un po’ perplessi”. Inizia così la riflessione di Danilo Bruno, portavoce dei Verdi Savonesi, sulla delicata situazione dell’azienda multiservizi savonese.

“In primo luogo non si capisce perché si decide di allungare la vita della nuova società con il soggetto privato o ‘pubblico’ (sul punto documenti e dichiarazioni parrebbero confusi) a una durata superiore a quella prevista per l’entrata in funzione del gestore unico dei rifiuti? Inoltre non capiamo perché occorra duplicare i consigli di amministrazione quando la società poteva essere composta direttamente da Ata? In secondo luogo non viene descritta la modalità di attuazione della raccolta differenziata spinta e porta a porta e perche’ si debba distinguere fra cassonetti apribili con scheda magnetica e raccolta domiciliare in senso stretto? Si ha alla lettura quasi la sensazione per cui si sia assemblato un insieme di progetti senza una linea guida quasi piu’ per dover rispondere ad un obbligo di legge che per varare finalmente una strategia aziendale” aggiunge il portavoce dei Verdi Savonesi.

“In terzo luogo ancora una volta le parole riduzione e riuso non compaiono. Perché?
In quarto luogo non vi è alcun progetto educativo e di comunicazione, che sostenga e delinei il passaggio al nuovo sistema. Quando ne vedremo l’origine? Temiamo che ancora una volta il centrodestra abbia tentato di mettere insieme alcune idee prive di reale valore industriale e sociale e soprattutto continuiamo a sostenere la lotta di lavoratrici e lavoratori, che hanno bisogno come Savona di certezze e non di parole, che potrebbero essere solo scritte sulla sabbia” conclude Danilo Bruno.

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