I retroscena

Accoltellamento ad Albenga, l’aggressione iniziata in auto: la vittima è sfuggita buttandosi dalla vettura in corsa

In manette un 32enne savonese: i carabinieri lo hanno incastrato grazie a numerose tracce lasciate sulla vettura

Albenga. E’ un trentaduenne savonese, Maurizio Patrizio, residente a Savona, l’uomo arrestato ieri dai carabinieri di Albenga con l’accusa di tentato omicidio per aver accoltellato, lo scorso 16 novembre, in piazza Petrarca, un marocchino di 27 anni, Redouane Khalladi.

L’uomo è finito in manette in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Francesco Meloni su richiesta del pm Massimiliano Bolla.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la sera dell’aggressione, intorno a mezzanotte e mezza, i due viaggiavano insieme a bordo di una Citroen C5 guidata dall’italiano. Ad un certo punto il marocchino sarebbe sceso dalla vettura per prendere una birra, ma una volta risalito in auto tenendo il portafogli in mano la situazione sarebbe degenerata rapidamente. Maurizio Patrizio avrebbe tirato fuori il coltello iniziando a minacciarlo per farsi consegnare i soldi.

Poi sarebbe scattata la violenta aggressione: la vittima, che avrebbe anche cercato di buttarsi giù dall’auto in corsa per non essere colpita, è stata raggiunta da diversi fendenti all’addome. Soltanto dopo essere stato ferito ad una mano, visto che l’arma è rimasta incastrata, Redouane Khalladi è riuscito a scendere dalla Citroen (una scena che è stata anche ripresa dalle telecamere di video sorveglianza ed alla quale hanno assistito alcuni testimoni).

A quel punto il marocchino ha raggiunto a piedi la sede della Croce Bianca ed è stato subito soccorso e poi trasportato in ospedale (in codice giallo).

Ovviamente, parallelamente ai soccorsi, sono subito scattate le indagini dei carabinieri di Albenga che, il giorno dopo, alle 13, hanno ritrovato la Citroen C5 a Borgio Verezzi, che aveva danni compatibili coi fatti della sera prima: moltissime tracce ematiche essiccate e un sedile lacerato (segno compatibile con le coltellate). Per questo la macchina è stata mandata al Ris di Parma per effettuare ulteriori accertamenti tecnici. Gli specialisti dell’Arma hanno trovato molte tracce riconducibili a Maurizio Patrizio all’interno del veicolo tra cui una bottiglia di birra sotto un sedile. Inoltre i carabinieri hanno poi recuperato un biglietto dell’autostrada, con ingresso a Savona e uscita ad Albenga (il cui pedaggio non risultava pagato) con le impronte del savonese.

Infine, la stessa vittima avrebbe poi riconosciuto il suo aggressore che, di conseguenza, è stato arrestato. Ora è in carcere con l’accusa di tentato omicidio.

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